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Kataskematico

Cronache delle Terre perdute

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CRONACHE DELLE TERRE PERDUTE

di Atak XXXIII il vecchio

Anno 1602 della Terza Era, o Fondazione.

BoPville, Repubblica oligarchica dell'Unione

Se porgi benevolo la destra, nella sinistra non tenere un pugnale.

Queste pagine non sono di mera descrizione, come ultimamente è di moda tra i cosiddetti storici, dilettanti allo sbaraglio senza arte nè parte. Diritto e dovere di un uomo, tanto più in tarda età, è di usare la penna per spiegare e analizzare, senza tralasciare di portare luce laddove l'ombra dell'inganno pervade le menti.

Dedico le mie vergate ad Atak il contadino, primo del mio clan, morto oltre mille e seicento anni fa, durante la seconda era; ambasciatore dell'allora repubblica bopiana presso l'impero di Exploro, assistette in prima persona al crollo delle nazioni e alla quasi estinzione del genere umano, prima della Fondazione.

I suoi scritti, preziosi e ricopiati a mano in dozzine di pergamene, occupano interi scaffali nelle biblioteche di tutte le città delle Terre Perdute; che il suo spirito conferisca forza alle mie parche capacità.

LIBRO PRIMO - SULLA FONDAZIONE (30 a.f. - 1 d.f.)

Capitolo I - Le quattro nazioni

Capitolo II - L'inizio dell'Ultima Guerra

Capitolo III - La discesa e la salita

Capitolo IV - La fine della Seconda era

LIBRO SECONDO - L'ETA' DEGLI EROI (1 d.f. - 450 d.f.)

Capitolo I - Villaggi in guerra

Capitolo II - La nascita della dinastia leliana

Capitolo III - Le sette vallate

Capitolo IV - La guerra dei Re Gemelli

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Sulla Fondazione (30 a.f. - 1 d.f.)

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L'uomo umile conosce i limiti altrui, l'orgoglioso i propri. Solo l'arrogante pecca d'ignoranza.

Capitolo I - Le quattro nazioni

Sebbene anche i bambini, persino quelli dei barbari eremiti, sappiano cosa sia la Fondazione, è bene non tralasciare mai di ragionare a beneficio dei posteri, qualora le conoscenze attuali venissero perse.

Un simile errore è stato danno per generazioni di studiosi, allorchè gli storici si impegnavano a descrivere lo stato coevo delle cose senza indugiare a definire fatti e circostanze all'epoca note e infine perse nell'oblio del tempo.

Quanti ormai sanno cosa fosse la "Città dei pirati", ultimo avamposto della repubblica bopiana nella seconda era? Le uniche notizie giunte fino a noi sono pervenute sotto forma di leggende; si narrà del Superno Oytis e delle sue velleità anti repubblicane, contrastate in una guerra tra Superni che vide l'immortale perdere ed imprigionato. Eppure in molti si chiedono se Oytis non fosse che un misero pirata, arrivato alla gloria in virtù dei saccheggi e delle razzie che portò avanti nell'oceano centrale.

E chi ormai può dirci qualcosa del mirabolante Principato di Nadi, della sua capitale dai tetti d'oro e le finestre intarsiate di diamanti? Già abbandonata secoli prima dell'avvento di Exploro e dell'imperatore-Dio Frenesy, Nadi ha visto la sua storia sgretolarsi nei ricordi degli abitanti della seconda era, cosicchè ora solo il suo nome ci è stato perpetuato.

Fondazione dunque, un nome da ricordare per le generazioni a venire.

Il passaggio dalla seconda alla terza era non fu un dolce attraversar di traghetto in calme acque; al contrario, fu morte e dolore, sangue e agonia. Senza elucubrare troppo nella storia della seconda era (doverosamente descritta nelle Cronache delle Terre natie, di Meshek IV il cieco), basti sapere che all'epoca del grande tracollo vi erano quattro nazioni in guerra.

Tra tutte si stagliava, in potenza e in anzianità, la Repubblica di BoP, o Repubblica BoPiana qual dir si voglia, che estendeva il suo dominio in tutte le terre ad oriente del grande Mare Centrale.

A sud si ergevano le fredde e gelate roccarforti di Humine, capitale del regno di Hu, all'epoca antagonista storica di BoP e sua acerrima nemica.

A nord e ad occidente, laddove il principato di Nadi una volta si estendeva lussureggiante, l'Impero di Exploro aveva da tempo assorbito le piccole e grandi nazioni che una volta dominavano il continente nuovo; il regno di Mitala, l'agglomerato delle tribù del nord, i ribelli pirati e l'Unione, da cui l'impero prese successivamente il nome e con cui ora, in un lascito quasi predestinato, viene chiamata la nostra beneamata repubblica oligarchica.

Oltre a queste nazioni, civili o meno che si voglia a seconda delle preferenze, ve n'era una al centro del Mare Centrale, su di un'isola soverchiata da alte montagne e con un deserto che cingeva da un capo all'altro gli sterili strali di vegetazione.

Il regno di Buhhu, talora chiamato Buhmuh o BuhBuh, centro nevralgico di ogni calamità.

Fu proprio Buhhu a segnare la parola fine alla concordia tra le nazioni, gettando i prodromi per la distruzione totale.

Le nazioni non erano mai state veramente in pace; Exploro e BoP passavano da momenti di fredda antipatia a guerra aperta, mentre il regno di Hu godeva della sua posizione di terzo esterno per passare da un lato all'altro dello schieramento, ingrossando le fila dei suoi barbari guerrieri e appesantendo sempre di più i loro forzieri colmi di denaro. Tra tutti, nessuno pensava alla guerra come a un momento di disastro e tenebra, giacchè in un modo o nell'altro e a fasi alterne rendeva ricche le nazioni e onorevoli le casate.

Buhhu cambiò tutto.

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Ho dei ricordi molto risalenti a molti anni or sono che mi confermano la mia partecipazione alla fondazione di Port Royale, quando il neonato oceano centrale non era che una pozzanghera, in cui ci si poteva tranquillamente camminare senza preoccuparsi dell'acqua, che arrivava a stento alle ginocchia.

Atak... il contrario di Kata... :sisi:

Il vecchio... di certo la verità non è il suo contrario. :P

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fantastico, scritto bene e intrigante.

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Sulla Fondazione (30 a.f. - 1 d.f.)

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"L'attacco è la miglior difesa" è un ottimo proverbio. Peccato lo conosca anche il nemico.

Capitolo II - L'inizio dell'Ultima Guerra

Nel corso dei secoli, mai si era vista una simile congrega di nazioni alleate contro un singolo nemico. L'atavica inimicizia tra Exploro e BoPville venne abbandonata quando le navi di acqua e di aria partite da Buhhu cominciarono i loro raid.

La data d'inizio dell'Ultima Guerra, come venne chiamata dagli storici post Fondazione, coincise con la distruzione della nave crociera Roychelles, sopra la fitta foresta della provincia di Falconia, nell'entroterra bopiano.

L'evento fu tanto tragico quanto motivante per tutte e tre le grandi nazioni dell'epoca: la nave volante era stata costruita nei cantieri di Exploro, batteva bandiera bopiana ed era per la quasi totalità fornita di equipaggio huita. Un simbolo di pace e di progresso, in un mondo dilaniato dai conflitti e dalla più becera diplomazia.

Sebbene la Roychelles fosse una nave civile senza armi a bordo, riuscì durante l'attacco di cinque navi buhhuite a speronarne quattro, facendole precipitare nella foresta, che prese fuoco all'istante. La quinta fu trafitta dall'enorme chiglia di prua della nave da crociera, le cronache antiche narrano di una furiosa battaglia che portò alla fugace vittoria della ciurma bopiana - composta da semplici ma coraggiosi marinai - contro i feroci soldati buhhuiti.

Abbiamo di fronte un caso di revisionismo storico? Forse che la roychelles venne subito abbattuta e, per ovviare al tedio di una sconfitta così acre, la verità si è trasformata in leggenda? Non possiamo nulla per svelare ciò che il passato ha obliato, ma ai giovani innamorati d'onore e d'orgoglio e ai romantici piace credere che mentre la roychelles s'inabissava nella foresta di alberi in fiamme, l'equipaggio civile andò incontro alla morte intonando il canto delle nazioni, mentre la capitana Gajahas faceva il saluto militare alla bandiera bopiana.

Non si deve credere che questo atto riunì all'istante Exploro, Hu e BoP sotto la stessa alleanza. Invero la guerra sarebbe stata solo tra Buhhu e la repubblica d'Oriente, ci sono prove che l'imperatore-Dio Frenesy aveva già cominciato i preparativi per attaccare BoP da nord, puntando direttamente alla capitale con un'immensa flotta militare; il reame di Hu peraltro non aveva ancora scelto da che parte stare.

Buhhu fece il passo più lungo della gamba, come si suol dire. Una delegazione bopiana era appena arrivata nella città di Exploro, capitale omonima dell'impero settentrionale, quando i disturbi e i saccheggi degli agitatori unionisti - sobbillati apertamente da Buhhu - misero a ferro e fuoco la città. Atak I, l'ambasciatore bopiano, ricorda nei suoi scritti come la capitale venne completamente rasa al suolo dagli incendi divampati in ogni quartiere, poichè bisogna ricordarsi che era costume di quel popolo costruire gli edifici in legno, dalla più misera casupola di pescatori all'immensa reggia a forma di cupola dell'imperatore-Dio.

Frenesy si salvò e con egli l'ambasciatore Atak I. I due strinsero immediatamente un'alleanza tra i due paesi e la flotta exploriana veleggiò verso BoPville, non per attaccarla ma per unirsi ai soldati e ai marinai d'Oriente.

Il reame di Hu ebbe la sorte peggiore. BoPville aveva perso una nave, Exploro la sua capitale, ma niente fu peggio della guerra civile che divampò alla morte di re Darko Kiru di Hu. L'assassinio non solo non venne celato, ma anzi sbandierato dagli infimi sicari di Buhhu, che si arrogarono successivamente il privilegio di invadere le fredde lande del sud ed incendiare i villaggi e le città che incontravano, per ristabilire l'ordine. Questa è una massima della storia da non dimenticare: coloro che agiscono per il caos, si fanno sempre portavoci della pace.

I dignitari della repubblica di BoP e Frenesy di Exploro firmarono un'alleanza di sangue con le poche forze lealiste huite, cominciando una campagna di aggressione contro il nemico.

BoP ed Exploro dal mare Centrale, Hu risalendo per le terre del sud, si scontrarono contro le impenetrabili difese orchestrate da Buhhu e dal suo re, Drarth Wilhem. Grande fu la tragedia in mare, quando misteriose bocche di ferro uscirono dalle montagne a ridosso delle coste buhhuite, sputando palle di fuoco sulla flotta alleata; poche decine di navi tornarono nelle rispettive patrie, a dispetto delle centinaia che ne erano partite. Gli huiti si scontrarono contro mostri meccanici, ponendo l'eterna fierezza meridionale delle loro asce contro gli enormi bastoni incandescenti impugnati da giganti di metallo.

E' noto come numerosi storici e studiosi abbiano tacciato le storie relative a Buhhu come mere leggende, favole da raccontare ai bambini e ai contadini ignoranti. Al giorno d'oggi nessuno crede davvero alle strabilianti invenzioni belliche di cui sembra esser piena l'Ultima Guerra. Alcuni tra i più acculturati sapranno di certo della famosa Gallina di Heikudo, un trabiccolo in ottone e rame esposto nel museo reale di Alyon. Heikudo, un eremita dal passato bopiano - il che è palese, data la sua cultura e le sue capacità in fatto di meccanica - è riuscito oltre dieci anni fa a costruire un animale meccanico, capace di muovere le zampe senza però camminare davvero, ed aprire e chiudere il becco.

Tale invenzione ha alimentato nuovamente le supposizioni dei più fanatici lettori delle antiche cronache, coloro che credono in tutto e per tutto alle parole degli scrittori dei secoli passati; i più savi convengono nel dire che tra una gallina che fa "qua qua" con il becco e giganti metallici capaci di spazzare via eserciti interi vi è una distinta differenza.

Per come la si vuole vedere, il dubbio rimane: se davvero sono solo leggende, come ha fatto Buhhu a portare la repubblica di BoP, l'impero di Exploro e il reame di Hu alla rovina e alla quasi totale disfatta?

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Sulla Fondazione (30 a.f. - 1 d.f.)

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Per conoscere la forza del proprio pugno, bisogna tirarne cento. Per conoscerne la debolezza, ne servono mille

Capitolo III - La discesa e la salita

Seguirono sette lunghi anni, terribili momenti di paura e disperazione. Le armate buhhuite per cielo, mare e terra calarono sui villaggi e le città inermi, mentre gli eserciti alleati non erano più riusciti a trovare un'organizzazione stabile. Si narra che ad Exploro e Hu oltre sei militari su dieci trovarono la morte a pochi mesi dall'invasione; per quanto riguarda la repubblica di BoP abbiamo invece un riferimento sicuro negli appunti del logoteca Sirboneekus. Questo bopiano, antesignano dei moderni eremiti, viveva autoesiliato in un'isola di sua proprietà, dopo aver passato oltre metà della sua vita come senatore per la repubblica. A parer suo e dei suoi pochi discepoli, circa la metà dell'esercito, sette decimi della marina e addirittura il novantanove per cento dell'aviazione militare erano stati debellati a meno di un anno dalla disfatta iniziale.

Messi alle strette dai giganti di metallo e dalle veloci navi buhhuite, gli alleati persero immediatamente lo slancio offensivo dei primi tempi, barricandosi in strenue quanto inutili difese. La città di BoPville venne saccheggiata nove volte all'anno per sette anni, il quartiere patrizio ridotto a un cumulo di cenere e marmo infranto, il quartiere patrizio e quello antico irriconoscibili tra le macerie; per sfuggire agli omicidi di massa e alle razzie, gran parte della popolazione fuggì nelle campagne, coloro che restarono cominciarono a vivere nel fortificato cimitero cittadino, per poi trasferirsi definitivamente nel complicato labirinto fognario.

Fu l'inizio della Discesa, un fenomeno tipico delle grandi città della repubblica bopiana - BoPville, Falconia, Venezia - e di quelle dell'impero exploriano. I cittadini cominciarono a vedere nei sotterranei un barlume di speranza, cercando la luce nel buio.

Fu proprio dai sotterranei che le magre forze alleate si ricostituirono e meditarono un piano offensivo più indiretto e sibillino.

Con il reame di Hu completamente distrutto, la costruzione del chilometrico tunnel che portava dalla scomparsa città di Exploro a Buhhu venne costruito grazie ai muscoli degli exploriani e alle menti dei bopiani.

Quel che è stato descritto fin nei minimi dettagli dagli architetti di Venezia sembra pura fantasia, ma al giorno d'oggi i tecnici sono concordi nel ritenere valide le argomentazioni su massa, sostegno, filtrazione d'acqua e boccheggi per l'aria. Migliaia di anni fa, la tecnologia e il sapere civile dei bopiani era indubbiamente avanzato quanto adesso. Questo sappiamo grazie ai carteggi conservati dal Barone Rosso, Doge dell'allora città repubblicana di Venezia.

Sette anni dunque, di cui cinque a costruire un tunnel verso Buhhu. Un serpente di mattoni e lanterne, aria pregna di gas nauseabondi e crolli inattesi, oltre seicento chilometri di sudore, sangue, tribolazione.

Narra la leggenda che le infernali macchine pensanti di Drarth Wilhem erano governate dallo stesso sovrano; una volta ucciso il despota, la guerra sarebbe stata vinta de facto, con i pochi sgherri buhhiti disarmanti e alla totale mercè degli alleati.

Che fosse un'idea audace era certo, oggi concordiamo nel considerarla una follia, ma chi siamo noi per giudicare quei coraggiosi? Tanto più che, a conti fatti, il piano funzionò.

Settemila tra soldati BoPiani, Exploriani e Huiti - quest'ultimi ridotti a poche centinaia assetati di vendetta - uscirono dalle grotte montuose di buhhu, in pieno territorio nemico. Come riferito, non ci fu alcuna controffensiva da parte di Drarth Wilhem; l'isola era un'immenso deserto puntellato da montagne e colline sterili, intervallate da fiumi di lava e cenere. Una descrizione surreale nel Mondo di Sopra, che ha autorizzato molti storici a pensare che Buhhu fosse una nazione del Mondo di Sotto, o Nether come lo chiamavano gli antichi; se così fosse però, come spiegare il tunnel costruito dagli alleati? Un semplice portale sarebbe stato sufficiente, se dall'altra parte nessuno l'avesse chiuso.

Atteniamoci dunque alla realtà dei fatti, o quantomeno alle leggende più verosimili. I coraggiosi settemila soldati marciarono d'un fiato alla capitale nemica, un insieme cialtronesco di baracche e capanne in fango. E' interessante notare come tra i settemila ci fosse uno scultore exploriano molto apprezzato in patria, Keekkoo Frits, le cui opere ricordavano molto l'architettura buhhuita, tanto che venne messo agli arresti come possibile spia nemica.

Al centro della capitale, il palazzo del despota nemico. Un palazzo vuoto, come ci dicono gli scritti, così come l'intera nazione buhhuita. Dov'erano andati a finire i soldati da combattere, dove si nascondeva Drarth Wilhem?

Pochi giorni dopo l'invasione alleata, vennero ritrovati i piani nemici, portando panico e scompiglio nel piccolo e sconsolato esercito alleato.

Drarth Wilhem non si era affatto nascosto: era partito per l'isola volante di Confucio, sede del portale dell'ultimo imperatore bopiano e meta di saggi e squilibrati.

Su quale dei due gruppi Drarth Wilhem faceva parte, nessuno ha mai avuto dubbi.

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Atak... il contrario di Kata... :D

Il vecchio... di certo la verità non è il suo contrario. ;)

Maledetto, io sono giovanisssssssimo! :asd:

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STUPENDO!

Però la storia della gallina di heikudo ce la devi spiegare :D

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era partito per l'isola volante di Confucio, sede del portale dell'ultimo imperatore bopiano e metà di saggi e squilibrati.

Metà? Forse "meta"

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@Super_g: errore mio, mò correggo XD

@Feschio: l'idea m'è venuta per un Aar di Heikudo di tanto tempo fa, appena trovo il link lo metto. Grazie per i complimenti ^^'

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Sulla Fondazione (30 a.f. - 1 d.f.)

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Capitolo IV - La fine della Seconda era

Non c'è inizio senza fine, non c'è fine senza inizio.

I Nyani sono famosi per il loro doppiogiochismo. Considerati in tutto il mondo falsi e bugiardi, la cattiva fama della città stato nasconde una filosofia interessante, tutt'altro che negativa nella teoria, ma purtroppo attuata con gli esiti che tutti conosciamo.

Forse la corrente filosofica più famosa in tutta Nyan, il Bondismo viene seguito alla stregua di una religione. Il suo relativismo estremo si può sintetizzare in "se tutto esiste, io solo esisto", una perfetta giustificazione per ogni lestofante e mariuolo di quart'ordine, nonchè una viscerale dottrina di legittimazione per ogni perversa azione umana, dal furto all'omicidio.

E' chiaro che il bondismo non può esser considerato un'attenuante per il comportamento scorretto di quel popolo, ma anche se sono conscio di tirarmi addosso - a buon diritto? - l'ira dei miei colleghi bopiani, è un buon punto di partenza per parlare dell'isola volante di Confucio.

Di isole volanti ne è pieno il mondo, come chiunque abbia viaggiato il minimo necessario nè è più che consapevole. Talvolta certi contadini ignoranti si stupiscono, entrando quelle poche volte nella loro vita nel mercato di BoPville, nella Piazza Centrale. Le pietre antigravità, note come "levitanti", appaiono sorprendeneti a quegli sciocchi pezzenti per due motivi: il costo esageratamente alto (quanto meno per le loro tasche scucite) e l'ovvia capacità di rimanere a mezz'aria.

Silthrim è per definizione una città volante. Le piccole e numerose isole volanti su cui poggia le basi vedono esercitate dalle levitanti una forza antigravità che le spinge in alto ed una centrifuga che le vuole sempre più vicine.

La seconda forza è lieve al confronto con la prima, ma è indubbio che nel corso di qualche secolo Siltrhrim vedrà le sue levitanti unirsi in un'unica, maestosa isola volante.

L'isola volante di Confucio non fa eccezione, salvo la rarità di essere esistita nel mezzo del mare Centrale. Il punto fondamentale è proprio questo: è davvero esistita? E qui il bondismo ci viene in aiuto.

Alla domanda "che differenza passa tra una leggenda probabilmente vera ed una possibilmente tale?", gli sciocchi e gli studenti dell'università BoPiana al primo anno parleranno di verosimiglianza.

Tornando a leggere i capitoli precedenti di queste cronache, soffermatevi di fronte alle righe che trattano dei giganti d'acciaio buhhuiti e alle montagne che sputano fuoco; poi andate a leggere dell'enorme tunnel Exploro-BoPiano e chiedetevi se tutto questo è verosimile.

No, la verosimiglianza non centra con la probabilità, in quanto è confermato che gli eventi del passato più improbabili sono spesso i più reali.

Finita la digressione sul bondismo e sperando di non aver lasciato con le mie parole che l'eresia prenda piede nelle case dei lettori bopiani - i Superni non vogliano! Piuttosto la censura dell'Alto Cancelliere e una sua pesante umiliazione in pubblico! -, concentriamoci sull'Isola volante di Confucio e sulla sua leggenda, di cui qui parleremo come un fatto reale e assodato, perchè in dubbio se probabile o possibile.

La lunga storia repubblicana di BoP lascia spesso dimenticare di quando ai suoi albori era un impero. Poco si sa della Prima Era, se non che ebbe fine quando l'ultimo imperatore bopiano - sia maledetto il suo nome sconosciuto - venne deposto a seguito di una feroce guerra civile ed esiliato tramite l'antico portale dell'isola volante di Confucio. Il portale venne distrutto, ma - e qui ci troviamo in un paradossale caso di leggenda all'interno della leggenda - si narra che una volta ricostruita l'entrata per quel mondo ignoto, l'imperatore ne sarebbe uscito nuovamente alla testa di diecimila demoni, per porre fine al mondo.

Alcuni studiosi sono indecisi sul termine demone, chiamato in lingua antica "griefer". C'è chi suggerisce che fossero scheletri, chi zombie, chi semplici umani smaniosi di distruzione. Il punto è un altro: Drarth Wilhem intendeva compiere la profezia.

Quando i settemila coraggiosi tornarono ad Exploro era troppo tardi. Poche navi, lente e male in equipaggio, salparono velocemente verso l'isola volante al centro del mar Centrale, sperando di poter salvare il mondo. L'imperatore-dio Frenesy e l'ambasciatore bopiano - di cui mi onoro di essere il diretto discendente - furono gli unici a salire. Le burrasche, i venti contrari, ma soprattutto le macchine da guerra volanti e marine dell'odioso Buhhu fecero sciagura tra le acque, sparpagliando per sempre le forze alleate in un mare coperto di sangue.

Come Frenesy e Atak I riuscirono a sopravvivere, è un mistero. L'ambasciatore bopiano non ne fa straordinariamente parola, ma data la singolare amicizia che aveva unito i due ultimi protagonisti di questa triste storia, è lecito immaginarci che gli fosse stato imposto il silenzio sotto promessa; d'altronde, se l'imperatore-dio aveva questo nome, un motivo doveva pur esserci. Alcuni mirrodiani sostengono addirittura che Frenesy fosse un semi Superno, nato da una donna mortale e un Superno. Trovo queste affermazioni sciocche e volgari, oltre ad essere un misero tentativo di ingraziarsi un passato divino, giacchè Frenesy è uno dei mille patroni di Mirrodin e ancora oggi alcune strane religioni lo venerano come un salvatore.

Costumi barbari e incivili, di cui non faremo nota in queste cronache.

Personalmente preferisco la codifica fatta dall'arci noto brigante eremita Alonza, secondo cui il dovere del bene non sia di sconfiggere il male, ma di combatterlo sempre. Non c'è onore più grande di un uomo che lotta in difesa dei propri ideali e dei propri cari, siano essi la famiglia o la nazione; che vinca o che perda - sebbene sia altamente preferibile la prima ipotesi -è ininfluente: una volta morto non diventerà nè scheletro, nè zombi, potrà invece camminare nell'Averno a testa alta, sapendo di aver fatto quello che doveva fare. Quale migliore lezione di vita se non sapere che il bene può anche venir sconfitto, ma non per questo deve smettere di lottare? E' sconvolgente peraltro che tale filosofia di vita venga adottata da un malvivente del calibro di Alonza, che lotta evidentemente con propositi giusti e sensati, ma offuscato su chi è nemico e chi amico. Che figura dal sapore tragico, quel ladrone.

La battaglia tra Drarth Wilhem e Frenesy invece è ben nota, le ballate sull'argomento si contano a migliaia, in centinaia di lingue e nel corso dei secoli.

Chi la descrive come uno scontro tra il male e il bene fa un favore al bondismo, sostenendo che se il male vince - com'è in effetti successo - allora non ha senso supportare il bene.

C'è invece chi afferma che i ruoli fossero invertiti, che Drarth Wilhem in fondo si può addirittura considerare un benefattore, avendo alla fine distrutto le nazioni piegate dalla corruzione e dalla guerra ed avendo scacciato definitivamente i Superni dalla vita di tutti i giorni di noi mortali. Ebbene, questa visione è deprecabile oltre che falsa!

Siamo forse in crogiuolo di nazioni perfette e civili? Oltre i confini dell'Unione oggi non si commettono mille e mille crimini efferati? Dov'è dunque la vittoria del bene a fianco dell'indegno Wilhem?

Sono felice di sapere che i pochi seguaci di questa credenza vengono arsi vivi in tutte le nazioni del mondo, senza eccezioni. Mai tale eresia dovrebbe prender terreno, da nessuna parte e in nessun tempo!

Tornando alla storia, quella vera, il duello finì come tutti sappiamo. L'imperatore-Dio perì, il portale fu riaperto e il mondo cascò nel caos. Oh, non si tratta di demoni, o griefers come li si vuole chiamare; nè davvero l'imperatore bopiano - i Superni folgorino ogni secondo la sua immonda anima - riapparve in sella a un destriero scheletrico, come accenano alcuni dipinti del celebre pittore unionista Ucco, già autore della nostra bandiera nazionale.

No, a detta di Atak I il contadino, fu un maremoto. Tsunami, lo chiamavano gli antichi, un'onda infinita ed alta quanto e più degli edifici dell'odierna BoPville, che ricoprì le terre emerse dei tre continenti, distruggendo ogni cosa al suo arrivo.

Quante genti vivevano, durante la Seconda era? Atak I sostiene che poche migliaia di persone sopravvissero alla sciagura, ma i morti? Quante milioni di persone sono perite a seguito della follia di Drarth Wilhem? Non lo sapremo mai.

Alla fine della Seconda era, i Superni salvarono nuovamente noi poveri mortali, traghettandoci nelle Terre Perdute, dove oggi viviamo e muoriamo, sempre sotto la loro fulgida protezione. L'Antico Portale, lo stesso che era stato aperto sull'isola di Confucio, venne usato un'ultima volta per muovere le migliaia di sopravvissuti e chiuso per sempre.

Come disse Kataskematico, Superno tra i più addolorati per la perdita del vecchio mondo, "questa è l'ultima volta che cambiamo mappa!". Sul significato di mappa gli studiosi ancora indagano, ma è facile immaginare che fosse una metafora sul creato e sui creatori, di cui ha tanto parlato il senatore filosofo Crininer nei suoi "Annali della filosofia bopiana".

Questa, questa, questa è la Fondazione. E' l'inizio dopo la fine, l'ultimo inizio che ci è stato concesso. Ed è il motivo per cui io, Atak XXXIII il vecchio, posso vergare queste parole in memoria degli antichi abitanti delle terre natie. Io, abitante delle Terre Perdute, discendente dei pochi bopiani, exploriani ed huiti che attraversarono il portale per un'ultima, penosa volta.

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[gdr on]

"le parole contenuto in questo testo possono essere credute fino a un certo punto, affermare che Nyan è covo di sotterfugi e dei peggior criminali, non è soltanto sciocco, ma anche falso, non supportato da alcuna prova.

La città è profondamente cambiata e solo qualcuno non aggiornato può dire queste sciocchezze, i vecchi abitanti di Nyan non amano Bond, anzi, lo disprezzano, mentre i nuovi manco sanno chi sia, visto che il nome è coperto di ingiurie.

Se oggi Nyan è diventata una città fondata sull'acqua e sul verde, lo si deve soltanto ai propri cittadini, che hanno deciso di alzarsi e di ergersi per rendere la città finalmente bella e unica.

Partecipandovi anche io a questo progetto, posso dire che i risultati sono davvero unici.

Inoltre dire che Alonza sia mosso da ideali buoni, mpf, quale sbaglio!

Alonza, colui che ha separato una vecchia città, ha fondato Silthrim e infine l'abbandonata senza nemmeno provvedere a nominare un successore come si deve, ma trovando il primo suo abitante e nominarlo sindaco, mpf, se questo è onore, se questo è manifestazione di ideali, allora significa che colui che ha scritto queste cronache abbia bisogno di un lungo riposo, dove possa meditare sui propri, di ideali.

Nyan sarà felice di accoglierlo e fargli notare di come la città sia cambiata e di come il culto del "bondismo" non sia mai nato, ne sviluppato.

Il patto di non belligeranza con l'imperatore Lelem88 lo dimostra, non vi sono mai stati tradimenti, ne uccisioni, ne doppigiochi con la nazione di Mirrodin."

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Oh e pensa che è solo l'inizio :D

Come ho detto nella prefazione, è un testo assolutamente di parte, nei "libri" successivi parlerò ancora di Nyan ;-)

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Come può il grandissimo me stesso non essere nominato, artista e guerriero HUita al seguito del maestro Keekkoo Frits? Qual terribile disonore per il suo nome!

Ed è meglio che tu legga i libri di parte un po' più a bassa voce, sto cercando di fare della diplomazia, io. :D

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Come disse Kataskematico' date=' Superno tra i più addolorati per la perdita del vecchio mondo, "questa è l'ultima volta che cambiamo mappa!". Sul significato di mappa gli studiosi ancora indagano, ma è facile immaginare che fosse una metafora sul creato e sui creatori, di cui ha tanto parlato il senatore filosofo Crininer nei suoi "Annali della filosofia bopiana".

[/quote']

:D

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"E' sconvolgente peraltro che tale filosofia di vita venga adottata da un malvivente del calibro di Alonza, che lotta evidentemente con propositi giusti e sensati, ma offuscato su chi è nemico e chi amico. Che figura dal sapore tragico, quel ladrone."

Io non sarei troppo felice xD

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Ma infatti non capisco lo sbotto (in rpg!) di Gold per Alonza, non mi pare che l'abbia disegnato proprio come un santerellino... al massimo come un Robin Hood sociopatico :D

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[gdr on]Dalle parole sembra quasi che gli si trovi qualcosa di buono, seppur confuso nella nebbia della sua mente, io dissento, ma, essendo un testo di parte (e questo si definisce storico?Mpf!) sarò ben felice di non leggerlo più.

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Magnifico! Complimenti per l'abilità nello scrivere Kata! Solo un'informazione: l'AAR di Heikudo risale alla cosidetta Prima Era?

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Grazie!

No, l'Aar di Heikudo riguarda la seconda era.

In breve e facendola molto semplice:

- Prima era: BoPserver di BoPitalia, quando ancora non c'era neanche Draith. Da ottobre a gennaio 2010.

- Seconda era: tra BoPitalia e Minecraft Italia, con l'avvento di Draith. Quando si parla della "vecchia mappa" ci si riferisce a questo periodo (più o meno da gennaio fino a giugno 2011

- Terza era: mappa attuale, siti attuali :-) da giugno 2011 ad oggi...

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Allora io ci sono praticamente dall'inizio della 2a era!

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