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[Gdr] Una Nuova Alba Su Mida

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Silthrim, 1674 d.F.

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Lo Jarl Lugaid Faust stava girovagando nei boschi. Era notte fonda. Il silenzio regnava sovrano, neppure i Bakreantu si erano mostrati. Era una notte insolita. Non c'era un filo di vento, gli alberi e le sterpaglie erano immobili come statue. Lugaid stava tornando da Alyon, solo. Dalmasca aveva appena dichiarato la cessazione delle ostilità verso Riluiv, e i rappresentanti dei tre popoli si erano riuniti nella cittadella imperiale di Alyon per discutere. Un bisogno impellente però aveva richiamato in città lo Jarl. Le aeronavi non erano pronte al decollo, così egli decise di mettersi in cammino verso Silthrim sulla strada imperiale, ancora in costruzione. Partì solo, per riflettere e per estraniarsi dalla realtà urbana per la durata del tragitto.

Mancava ormai poco meno di un miglio per giungere nei pressi della fortezza della città volante. La strada si era interrotta da un pezzo, e proseguiva in un piccolo e rovinoso sentiero di terra. Proseguendo lungo quella pista si era inoltrato nelle foreste circondanti Silthrim. La neve dominava il territorio, e il freddo si percepiva sempre di più. Giunto in una radura si era fermato. Un monolito di pietra si ergeva imponente al centro dello spiazzo.

Improvvisamente il silenzio venne rotto. Una tormenta improvvisa scosse la foresta, le nubi si aggregarono e fulmini piombarono dal cielo. Lo Jarl si riparò sotto un masso, ma non era preparato ad affrontare quello che avrebbe visto. Udì in lontananza il rumore di zoccoli al galoppo misti a urla disumane e demoniache. Udì il tintinnare delle armi. Ed ebbe una visione terribile.

Una schiera infinita di cavalieri spettrali e di bestie infernali cavalcava lungo la radura. In cielo, in terra, sugli alberi. Emettevano grida che avrebbero atterrito chiunque, e scuotevano il terreno con fragore. Le loro ombre danzarono per innumerevoli minuti sul terreno corrotto del bosco, fino a quando improvvisamente tutto tacque. La tempesta si placò, i cavalieri spettrali scomparvero e tutto tornò immobile e silenzioso come prima.

Lugaid non seppe dire se la sua visione era vera o solo frutto della sua fantasia. Ma il demone Mephisto, che da tempo conviveva con la sua mente, gli bisbigliò: La Caccia Selvaggia hai visto, oh si. E' un cattivo presagio, presagio di morte. Ti dirò di più: ha a che fare con Riliuiv. Torna indietro fin che sei in tempo.

Lugaid non se lo fece ripetere. Il mito della Caccia Selvaggia era molto diffuso fra le popolazioni della contea di Silthrim. Senza mai fermarsi iniziò a correre verso ad Alyon.

Alyon, 1674 d.F.

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Il Consiglio Imperiale era riunito nella cittadella. Gravi avvenimenti erano accorsi in poco tempo. Dopo la visione nefasta dello Jarl Lugaid Faust era subito giunta la notizia che la Repubblica Oligarchica dell'Unione aveva dichiarato guerra a Sylvarant, con l'intenzione di annetterla. I primi eserciti unionisti stavano già iniziando a muovere verso Riluiv, e un manipolo di Cavalieri di Dalmasca era accorsa per difendere la città con cui si era appena rappacificata. Ci furono brevi scaramucce fra l'esercito unionista e le forze di Dalmasca e di Riluiv, ma nessun combattimento fu decisivo.

L'Impero di Mirrodin nel frattempo non aveva preso posizione. I suoi governanti erano riuniti da giorni in discussione perenne, valutando i pro e i contro e analizzando la situazione internazionale. Questa attesa fece crollare psicologicamente i signori di Sylvarant; essi congedarono i difensori dalmascani e capitolarono, facendosi annettere dalla Repubblica unionista.

Il motivo della raccolta urgente del Consiglio era proprio questo, la pericolosità dell'Unione. Era necessario organizzare uno stato forte capace di resistere alle mire espansionistiche di quest'ultima. I ministri decisero che si dovevano prendere contatti con l'alleata Dalmasca. Bisognava iniziare a creare un unico stato capace di resistere nei secoli, unito e coeso.

Vennero inviati a Dalmasca i messi imperiali. La collaborazione della nuova repubblica spinse la stessa classe dirigente di Mirrodin a intraprendere un viaggio diplomatico a Dalmasca, a bordo degli Zeppelin imperiali, per accordarsi sul futuro.

Dalmasca, 1675 d.F.

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[DA FINIRE]

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Mandami un MP con le linee guida per il GDR e ti invio un testo tramite MP se vuoi =D

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per dalmasca ci dobbiamo pensare noi?

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Il senso della prima parte mi sfugge, comunque complimenti! :D

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No no, lo devo ancora finire :asd:

@falkans Mettere delle visioni mistiche legati a miti nordici per un personaggio nordico ci sta xD

Ah.. Credevo di essermi perso qualcosa. xD

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