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QuelloViolinista

Pdl Aprea

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La nuova Proposta di Legge Aprea rischia di privatizzare le scuole pubbliche e, visto che la maggior parte degli utenti di questo forum va a scuola, avevo intenzione di parlarne con voi e sentire il vostro parere.

Ma cos'è la Legge Aprea?

La Legge Aprea è una nuova proposta di legge secondo cui due esterni, chiamiamoli privati, subentrino nella vita della scuola e abbiano il potere pari a quello di un preside. Questa legge introduce anche cambiamenti come il Nucleo di Valutazione, il Consiglio dei Docenti e via discorrendo.

Questa legge porterebbe dei vantaggi a livello economico in quanto comporta anche alcuni tagli, allora voi direte "Bene, in tempo di crisi". Peccato, però, che noi studenti rischiamo di non avere più i nostri diritti, come, il più importante, il diritto allo studio. Avendo due privati che finanziano ciò che vogliono, c'è il rischio poi che la scuola pubblica diventi a pagamento, cosa del tutto anti-costituzionale. La legge è arrivata al Senato è c'è il gran rischio che possa passare al Presidente della Repubblica. Se il Senato approva, preparatevi ad una rivolta totale degli studenti di tutta Italia.

Maggiori informazioni le trovate qui:

http://issuu.com/retedellaconoscenza/docs/aprea?mode=mobile

Dopo aver letto il documento che vi ho allegato, volevo chiedervi: cosa ne pensate?

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Da noi al Virgilio (Mercato San Severino) hanno fatto un sit-in in piazza contro Governo e il decreto da te citato. Solo che alla fine è entrato anche l'organizzatore perché aveva il compito di Italiano :asd:

(e perché abbiamo fatto 4 scioperi in 2 settimane).

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Mh....se sul serio questa legge toglie il diritto dello studio e quindi costringere a pagare per andare a scuola sarebbe una totale boiata da fare. A questo punto converrebbe andare sul serio in una scuola privata.

Parlando degli scioperi,sicuramente ci saranno,ne hanno fatti per roba totalmente inutile figuriamoci se non lo fanno per questo :sisi:

Purtroppo conviene questa legge, per come siamo messi...

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Guarda, le masse studentesche capiscono solo una cosa:"Stà il corteo? Appost ci stiamo a casa o andiamo a fà bordello".

Non sanno nè perchè protestano nè le soluzioni al problema. Questo è il problema ;)

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Mh....se sul serio questa legge toglie il diritto dello studio e quindi costringere a pagare per andare a scuola sarebbe una totale boiata da fare. A questo punto converrebbe andare sul serio in una scuola privata.

Parlando degli scioperi,sicuramente ci saranno,ne hanno fatti per roba totalmente inutile figuriamoci se non lo fanno per questo :sisi:

Nelle scuole private non si impara nulla.

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Se il Senato approva, preparatevi ad una rivolta totale degli studenti di tutta Italia.

E fu così che tutti gli studenti del globo con la manifestazione saltarono 3 mesi di scuola, tranne quelli dello zaccaria, che non manifestano mai :ahsisi:

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E fu così che tutti gli studenti del globo con la manifestazione saltarono 3 mesi di scuola, tranne quelli dello zaccaria, che non manifestano mai :ahsisi:

Tu vai alle medie :asd:

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Tu vai alle medie :asd:

Anche quelli che ci tiravano i pomodori alle finestre un mesetto fa andavano alle medie :asd:

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Anche quelli che ci tiravano i pomodori alle finestre un mesetto fa andavano alle medie :asd:

Erano degli incivili :asd:

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Guarda, le masse studentesche capiscono solo una cosa:"Stà il corteo? Appost ci stiamo a casa o andiamo a fà bordello".

Non sanno nè perchè protestano nè le soluzioni al problema. Questo è il problema ;)

Quello è menefreghismo, son problemi loro..

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Nelle scuole private non si impara nulla.

Noto ora la tua affermazione e mi sento oltremodo urtato da codeste parole :sisi:

Dipende dalle sQuole.

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Il diritto allo studio, per come ve lo inculcano a scuola, come la stragrande maggioranza dei diritti di stampo sociale, è una stronzata. L'istruzione si paga. Sempre. I professori, sia pubblici che privati, li si deve pagare. Li paga lo Stato con le tasse o le famiglie con la retta, ma il diritto all studio è una cosa che si paga.

È chiaro che chi prende meno in busta paga, paga di meno.Chi prende di più, paga di più. Sulla carta, è così.

Inoltre oggi la scuola pubblica è pagata anche da chi paga quelle private (quindi paga due volte).

Certo, che uno non possa studiare perchè non ha i soldi per pagare una retta, è una ingiustizia. Ma concorderete che è anche una ingiustizia che una famiglia di reddito medio-basso non possa iscrivere i figli ad un istituto privato perché in quel caso dovrebbe pagare sia la retta, sia le tasse, e gli costerebbe troppo, quando invece sarebbe felice di pagare meno tasse per pagare il servizio scolastico direttamente.

In questo caso, tra due ingiustizie, si preferisce la minore.

Anche se personalmente sono sicuro che se la scuola fosse liberalizzata si creerebbe un sistema di concorrenza fortissimo e probabilmente alle famiglie costerebbe molto meno l'istruzione (chiaramente perché non pagherebbero tasse).

Di contro, coi soldi risparmiati sugli stipendi dei professori e dalle dismissioni di personale, lo Stato potrebbe pagare la retta con le borse di studio.

Utopia in Italia? Sicuramente. Però i principi di fondo sono giustissimi. Infatti il sistema americano, che è uno tra i migliori, funziona così. In ogni paesello di campagna c'è un privato che si costruisce la sua scuola, da lavoro, e propaga l'istruzione nel contado. Poi nei grandi centri ci sono le grandi scuole nazionali urbane. A quel punto la scelta tra scuole pubbliche o private (che sono in serrata competizione qualitativa) diventa soprattutto una questione di riuscire ad essere ammessi in quelle più prestigiose (e vi dirò di più: sembra strano ma la raccomandazione in pubblico è considerata una forma molto prestigiosa di ammissione).

Avendo due privati che finanziano ciò che vogliono, c'è il rischio poi che la scuola pubblica diventi a pagamento, cosa del tutto anti-costituzionale. La legge è arrivata al Senato è c'è il gran rischio che possa passare al Presidente della Repubblica. Se il Senato approva, preparatevi ad una rivolta totale degli studenti di tutta Italia.

Questo non è vero. I privati non finanziano nulla, fanno solo parte del Consiglio d'Istituto.

La scuola pubblica non può diventare a pagamento perché:

1 Già lo è, indirettamente

2 Se si pagasse una retta, non sarebbe più pubblica.

Gli studenti non rivolteranno un calzino perché da che mondo è mondo gli sciooperi servono prevalentemente a giocare al computer o a bighellonare ed il Consiglio Studentesco, che dovrebbe guidare queste manifestazioni, serve solo ai partiti veri per piazzare i loro figli ed i loro figliocci.

Prendete qualsiasi lista scolastica su basi indipendenti da un partito reale e vedete quanti ne vengono eletti ai consigli studenteschi.

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Hmm, c'è un motivo se da noi la lista che vince sempre contiene sempre uno che ha il padre parlamentare :asd:

Comunque da quello che ci hanno spiegato a noi le liste candidate il succo sarebbe che il preside può decidere di fare a meno di due membri del comitato studentesco (che di norma sarebbero quattro) mettendo così in minoranza la voce degli studenti rispetto a quella degli altri (insegnanti, privati, eccetera.)

In ogni caso è quello che hanno spiegato a noi, poi non so se è vero, non mi sono informato. E francamente non mi interessa nemmeno più di tanto visto che mi manca un anno per uscire, e non so quanto alla fine cambierà veramente la situazione.

Che non si farà niente e non si muoverà un dito se viene approvata, poco ma sicuro. Ma anche se succederà qualcosa, non cambierà niente comunque.

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Gli studenti non rivolteranno un calzino perché da che mondo è mondo gli sciooperi servono prevalentemente a giocare al computer o a bighellonare ed il Consiglio Studentesco, che dovrebbe guidare queste manifestazioni, serve solo ai partiti veri per piazzare i loro figli ed i loro figliocci.

Nel 2008 provarono a far passare la legge Aprea, la stessa che sta passando ora. Gli studenti riuscirono a fermarla, perché ora noi non possiamo riuscirci?

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Da noi non sanno organizzare un sit in decente. Forse domani vanno alla Provincia.

Noi domani dovremmo fare Sit-In dalle 8 alle 8,30 (nel caso vedono che va bene parleranno per più tempo), poi si fanno due ore di lezione (la seconda e la terza) e le ultime due ore saranno coogestione. Poi, alle 13,30 andremo alla Provincia per un secondo sit-in.

Vogliono farlo anche venerdì, solo che ci sarà la polizia per un incontro sulla legalità e, nella peggiore delle previsioni, il Sit-In verrebbe fermato.

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Noi domani dovremmo fare Sit-In dalle 8 alle 8,30 (nel caso vedono che va bene parleranno per più tempo), poi si fanno due ore di lezione (la seconda e la terza) e le ultime due ore saranno coogestione. Poi, alle 13,30 andremo alla Provincia per un secondo sit-in.

Vogliono farlo anche venerdì, solo che ci sarà la polizia per un incontro sulla legalità e, nella peggiore delle previsioni, il Sit-In verrebbe fermato.

Hai sentito dello sciacquone caduto al Publio Virgilio Marone? Ecco, per quello abbiamo fatto 3 giorni di sciopero. Ora le prof sono arrabbiate e domani non possiamo fare nulla.

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Hai sentito dello sciacquone caduto al Publio Virgilio Marone? Ecco, per quello abbiamo fatto 3 giorni di sciopero. Ora le prof sono arrabbiate e domani non possiamo fare nulla.

Ah, sì, ho saputo.

Questa è la dimostranza di quanto si importino dell'edilizia scolastica.

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Ah, sì, ho saputo.

Questa è la dimostranza di quanto si importino dell'edilizia scolastica.

La manutenzione c'entra poco e niente, c'è gente che si è appesa alle vaschette per scriverci sopra e ci ha buttato dentro di tutto e di più...

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La manutenzione c'entra poco e niente, c'è gente che si è appesa alle vaschette per scriverci sopra e ci ha buttato dentro di tutto e di più...

È un mix, purtroppo:

Vandalismo degli studenti + manutenzione nulla

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Nel 2008 provarono a far passare la legge Aprea, la stessa che sta passando ora. Gli studenti riuscirono a fermarla, perché ora noi non possiamo riuscirci?

Forse perché nemmeno allora "avete" influenzato niente.

Le dinamiche del Parlamento sono tutte particolari.

In merito ai rapprsentanti degli studenti: servono solo ad una cosa, ovvero a farvi rimanere a casa a giocare al computer.

Dovete combattere pur di averli, perché significa combattere per la propria libertà (dall'impegno scolastico).

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I rappresentanti degli studenti servono soltanto a scaricarvi lo stress di chiedere al prof: "FAI RINVIARE LA VERIFICA O L'INTERROGAZIONE".

A nient'altro, oltre che a organizzare riunioni di classe dove giocate a carte o pensate a stronzate simili.

Inoltre è meglio evitare di leggere "comunicati" o "tagliandini" fatti apposta per demonizzare qualcosa, ma leggete il testo della legge.

Si, lo so, troppo palloso, ma è cosi che si fa' un lavoro.

E' facile dire "Gelmini cacca" quando non si sa nemmeno il contenuto di cosa vuole, durante un'assemblea d'istituto in cui si perdevano comodamente tre ore.

E poi diciamocela: la scuola italiana non è che sia granché, sopratutto al livello delle superiori, dove i professori, la dirigenza, l'amministrazione e gli studenti pensano che tirando avanti il mondo rimarrà sempre perfetto.

Bisogna andare avanti.

Ergo, se volete fare qualcosa di serio, organizzate una bella riunione di classe, oppure meglio, fermatevi dopo la scuola(Oddio, cosa ho detto, fermarsi dopo la scuola?ORRORE)con il testo della legge e cercate di capirci qualcosa.

Fatevi aiutare da un adulto o comunque uno che è leggermente più esperto di voi e vedrete.

Secondo me le sorprese saranno molte.

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Il diritto allo studio, per come ve lo inculcano a scuola, come la stragrande maggioranza dei diritti di stampo sociale, è una stronzata. L'istruzione si paga. Sempre. I professori, sia pubblici che privati, li si deve pagare. Li paga lo Stato con le tasse o le famiglie con la retta, ma il diritto all studio è una cosa che si paga.

È chiaro che chi prende meno in busta paga, paga di meno.Chi prende di più, paga di più. Sulla carta, è così.

Inoltre oggi la scuola pubblica è pagata anche da chi paga quelle private (quindi paga due volte).

Certo, che uno non possa studiare perchè non ha i soldi per pagare una retta, è una ingiustizia. Ma concorderete che è anche una ingiustizia che una famiglia di reddito medio-basso non possa iscrivere i figli ad un istituto privato perché in quel caso dovrebbe pagare sia la retta, sia le tasse, e gli costerebbe troppo, quando invece sarebbe felice di pagare meno tasse per pagare il servizio scolastico direttamente.

In questo caso, tra due ingiustizie, si preferisce la minore.

Anche se personalmente sono sicuro che se la scuola fosse liberalizzata si creerebbe un sistema di concorrenza fortissimo e probabilmente alle famiglie costerebbe molto meno l'istruzione (chiaramente perché non pagherebbero tasse).

Di contro, coi soldi risparmiati sugli stipendi dei professori e dalle dismissioni di personale, lo Stato potrebbe pagare la retta con le borse di studio.

Utopia in Italia? Sicuramente. Però i principi di fondo sono giustissimi. Infatti il sistema americano, che è uno tra i migliori, funziona così. In ogni paesello di campagna c'è un privato che si costruisce la sua scuola, da lavoro, e propaga l'istruzione nel contado. Poi nei grandi centri ci sono le grandi scuole nazionali urbane. A quel punto la scelta tra scuole pubbliche o private (che sono in serrata competizione qualitativa) diventa soprattutto una questione di riuscire ad essere ammessi in quelle più prestigiose (e vi dirò di più: sembra strano ma la raccomandazione in pubblico è considerata una forma molto prestigiosa di ammissione).

Questo non è vero. I privati non finanziano nulla, fanno solo parte del Consiglio d'Istituto.

La scuola pubblica non può diventare a pagamento perché:

1 Già lo è, indirettamente

2 Se si pagasse una retta, non sarebbe più pubblica.

Gli studenti non rivolteranno un calzino perché da che mondo è mondo gli sciooperi servono prevalentemente a giocare al computer o a bighellonare ed il Consiglio Studentesco, che dovrebbe guidare queste manifestazioni, serve solo ai partiti veri per piazzare i loro figli ed i loro figliocci.

Prendete qualsiasi lista scolastica su basi indipendenti da un partito reale e vedete quanti ne vengono eletti ai consigli studenteschi.

Diciamo che lui studia economia, ci capisce più di tutti noi, ma io resto statalista orto modernista :asd:

Io ho buona parte della famiglia che lavora nell'istruzione, e so che questo genere di legge è cacca non tanto per motivi economici (che sono e restano cacca pupù), quanto per motivazioni che vanno oltre, ovvero il cosiddetto "diritto di insegnamento".

Non è che qualcuno avrà mai interesse a non farvi più andare a scuola, visto che tanto per il grosso dei lavori che potrete mai fare utili al sistema una certa istruzione serve. Piuttosto leggi del genere sono in grado di porre un certo controllo in quello che gli insegnanti dicono e in quello che trasmettono. L'influenza degli insegnanti è notevole nella vita di una persona; un idiota può rovinare intere generazioni di bambini/ragazzi/studenti. Però una legge del genere da al preside il potere di poter dire (ad esempio) "lei non deve insegnare questo e quello" pena licenziamento.

Per il resto è vero comunque che l'attuale generazione sta seduta sugli allori perdendo buona parte dei suoi diritti, ma evidentemente è ancora troppo ricca. Prima o poi ci si sveglierà incazzati, spero.

PS: ortomodernismo FTW

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Ascoltate un po', ma stiamo assistendo al degrado totale dell'istruzione italiana, che è un'istituzione pubblica, che dovrebbe essere finanziata dallo stato, e che invece è il primo Ministero ad avere i fondi tagliati.

Poi rischieremmo di pagare la scuola, ... la pagate già, con le tasse.

Poi se andate a leggere il testo di legge, come anche detto da goldr, noterete che non hanno poi tutti i torti.

Anche perchè sarebbe un notevole passo avanti, come creare una rete di scuole per essere finanziata da associazioni. Potrebbe portare soltanto benefici. Non basatevi soltanto su cosa dice il PDL , o cosa dice il PD. Non andranno mai d'accordo, e qualunque cosa faccia l'uno non andrà mai bene all'altra parte.

Se il concetto di iniziare a ragionare con la propria testa, come dite voi, per la scienza, utilizzatela anche in campo socio-politico, senza pendere dalle labbra di governi pagati 30.000 € al mese, più benefit.

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Ascoltate un po', ma stiamo assistendo al degrado totale dell'istruzione italiana, che è un'istituzione pubblica, che dovrebbe essere finanziata dallo stato, e che invece è il primo Ministero ad avere i fondi tagliati.

Poi rischieremmo di pagare la scuola, ... la pagate già, con le tasse.

Poi se andate a leggere il testo di legge, come anche detto da goldr, noterete che non hanno poi tutti i torti.

Anche perchè sarebbe un notevole passo avanti, come creare una rete di scuole per essere finanziata da associazioni. Potrebbe portare soltanto benefici. Non basatevi soltanto su cosa dice il PDL , o cosa dice il PD. Non andranno mai d'accordo, e qualunque cosa faccia l'uno non andrà mai bene all'altra parte.

Se il concetto di iniziare a ragionare con la propria testa, come dite voi, per la scienza, utilizzatela anche in campo socio-politico, senza pendere dalle labbra di governi pagati 30.000 € al mese, più benefit.

Con PDL non intendevo il Partito, ma "Proposta di Legge" :fermosi:

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