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Taikkun

[Racconto]Colours War-Aliens' Supremacy

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Ehm...Si,sto scrivendo un libro di Fantascienza D: E' una folle idea del 2010/2011 che ho continuato questa estate,dato che me ne ero completamente scordato e non avevo idee D:

Terra,anno 2012

La distruzione totale del mondo è stata sventata. Neil Xarenf,Alieno,si è rivelato all’Umanità e subito dopo ha donato il proprio Prisma Vitale al primo prototipo di Unima. L’Unima è una macchina “raccogli Lebyad”. Il Lebyad è l’unico colore Vivente.Infatti,i Lebyda erano in tre. Kapel il capo del gruppo,Saxyj la fidanzata di Kapel e Joruo l’unico che meritava veramente di diventare capo.Infatti,Joruo,possiede il Bianco,l’unico colore in grado di far diventare i Lebyad esseri supremi.Però,questo Bianco,andò perso poiché dopo una settimana dalla scoperta del potere di Joruo,Kapel lo assassinò trascinandogli via l’Anima. Saxyj,shockata da questo evento fuggì via e si consegnò agli Spef.Gli Spef erano scienziati di cui l’intelligenza superava il limite umano. Saxjy si trasformò in Leb: Anima in stato liquido. Grazie al Leb,gli Spef svilupparono il primo prototipo di Unima. L’insieme dell’alieno Neil Xarenf e il Leb riuscirono a trovare Kapel e ucciderlo offrendo poi il corpo al Cuore della Terra.

Capitolo 1.

Una calda notte d’Estate.

Una goccia di sudore scivolava giù per la fronte di Erik che dormiva mezzo nudo,indossando solo un paio di Boxer verdi che,con il buio della calda notte,non si distinguevano. Era coperto da un lenzuolo bianco che poco a poco si muoveva sempre più verso il freddo pavimento. D’un tratto Erik si alzò di colpo,affannato e con il viso pallido. Dopo essersi calmato si alzò dal letto e si diresse verso la cucina. Arrivato,aprì il frigorifero da cui uscì una leggera luce e una brezza di freddo. Afferrò la lattina di Coca Cola , il manto metallico era gelido. L’aprì e iniziò a sorseggiarla lentamente. Dopo aver accontentato la propria sete,posò la lattina nel frigorifero per poi chiuderlo. Si avviò verso la sua stanza,mentre i suoi piedi scalzi facevano un leggero rumore. Arrivato in stanza,si buttò sul letto facendo alzare il lenzuolo che poi si posò lentamente sulla schiena di Erik. Dei passi iniziarono ad udirsi e una figura minuta si avvicinò a Erik che con la piccola mano iniziò a scuoterlo. –Eriiiik...- Sussurrò la piccola bambina –Erik,’vveggliati,una ‘ozza rossha ho ‘vato...- Concluse con una vocina dolce. Erik si alzò e la bambina si avviò verso la “pozza rossa”. Appena Erik vide quella pozza,mandò via la sorella e il suo volto impallidì improvvisamente e,tremante,la toccò con un dito. Era liquido. Era Sangue... Dopo aver dato una seconda occhiata alla pozza di sangue,Erik alzò lo sguardo verso l’alto e urlò,svegliando gli altri presenti in casa. Il primo che arrivò da Erik fu suo fratello maggiore,Moi. E poi a seguire la madre e il padre. –Ma che diamine...!?-Esclamò il padre di Erik,terrorizzato anch’esso. Subito dopo una piccola goccia di sangue sgocciolò giù dal soffitto unendosi alle altre. Tutti alzarono lo sguardo:sembrava che quel sangue proveniva dal piano di sopra. Moi,tranquillamente,andò nella sua stanza e prese una Katana che gli avevano regalato per il compleanno.-Dove vai,giovanotto!?-disse il padre di Erik e Moi prendendolo per un braccio –Pf...-sbuffò Moi –Vado di sopra ovvio.-continuò,liberandosi dalla presa del padre –Fratello?Vieni con me?-disse,senza nemmeno voltarsi –Uh!?Si,certo...certo...- rispose Erik alla proposta del fratello maggiore. I due aprirono la porta d’ingresso,e,salendo le scale arrivarono alla porta dell’appartamento del piano superiore. Moi,aprì la porta con un calcio.-Mh,il legno è molto vecchio...Non pensavo di poterla aprire con un solo calcio...- Disse Moi,osservando la porta,ormai caduta a terra.-Ehm,Moi,guardi troppi...Film,ecco...-Aggiunse Erik,dopo la frase pronunciata dal Fratello maggiore.-Tsk,cosa vai dicendo...-replicò Moi. I due iniziarono a cercare un indizio nella casa,ormai abbandonata dai proprietari che,in quel momento,stavano sicuramente dormendo in un Hotel a 5 stelle alle Hawaii.Già...Hawaii...Belle le spiagge virtuali...-HA HA!-Urlò Moi –Ho trovato la fonte del sangue,fratellino!-Erik corse subito da lui,per poi vedere con stupore il corpo deceduto del proprietario sul pavimento. La sua pelle era verdastra,e c’era sangue ovunque.-LO SAPEVO,LO SAPEVO!- esclamò Moi. –C-c-cos-cosa,Moi!?- chiese Erik –Fratellino,devi sapere che...L’INVASIONE ZOMBIE STA ARRIVANDO!Ha-ha!Io lo sapevo,me lo sentivo nelle vene!Ma grazie alla mia esperienza di gioco su “Zombie SuperMega Kill” IO salverò la Terra!HA HA HA!-urlò Moi,in modo da svegliare le altre persone rimanenti nel condominio. –Ma che ca...-Erik non riuscì a pronunciare la frase in tempo che Moi lo zittì –FERMO. STAI. FERMO.- disse con un tono di voce molto basso,senza girarsi –NON ti girare. ASSOLUTAMENTE.- continuò. –Perché non dovrei?Su,su,basta con questi scherzetti. E perché parli così?E quando parli con me,girati.-disse Erik,infastidito. Moi iniziò a sfilare la Katana dal Fodero lentamente.-Erik...Dammi retta,non girarti.-disse, con tono calmo.-Basta,con queste storie!Dietro di me c’è uno Zombie?-al pronunciare di queste parole,ovviamente,Erik si girò,per poi ritrovarsi una brutta sorpresa puntata alla tempia. –Tuo fratello ti aveva avvisato...Sei un ottimo osservatore,Moi Anderson. Non posso dire lo stesso del tuo pauroso fratello,Erik...- disse,l’uomo con la pistola. Moi,si girò di scatto. –Tu...Non sei umano. Lo sanno tutti,che il processo tecnologico terrestre si è fermato dopo l’evento del 2012. Tutti gli scienziati del Mondo,compresi gli Spef,ovviamente,stanno cercando di calcolare la data di una catastrofe simile. Caro “umano” sai in che anno siamo...? – chiese,infine Moi. –Ho sempre odiato i numeri terrestri,dammi un aiutino,Anderson.- rispose l’uomo. –Beh,come tutti del resto,ma ti do un indizio...-

Moi iniziò a far roteare la Katana -2013.-

-E la tua pistola...E’ troppo avanzata per un terrestre.

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Solo io scrivo dei capitoli che sono minimo 12 pagine di Word l'uno?

:asd: Ehm,penso di si x°

Questo dura una pagina di Word + Introduzione,quindi tipo 4/5 pagine reali èwè

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Solo io scrivo dei capitoli che sono minimo 12 pagine di Word l'uno?

bèh , dipende che tipo di libro è ......

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Solo io scrivo dei capitoli che sono minimo 12 pagine di Word l'uno?

Sarà che tu sai cosa scrivere ewe

Aspiro quel traguardo da quando ho iniziato a scrivere.

:asd: Ehm,penso di si x°

Questo dura una pagina di Word + Introduzione,quindi tipo 4/5 pagine reali èwè

Leggo, appena torno al pc faccio un commento fatto per bene :sisi:

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Ehm...Si,sto scrivendo un libro di Fantascienza D: E' una folle idea del 2010/2011 che ho continuato questa estate,dato che me ne ero completamente scordato e non avevo idee D:

Terra,anno 2012

La distruzione totale del mondo è stata sventata. Neil Xarenf,Alieno,si è rivelato all’Umanità e subito dopo ha donato il proprio Prisma Vitale al primo prototipo di Unima. L’Unima è una macchina “raccogli Lebyad”. Il Lebyad è l’unico colore Vivente.Infatti,i Lebyda erano in tre. Kapel il capo del gruppo,Saxyj la fidanzata di Kapel e Joruo l’unico che meritava veramente di diventare capo.Infatti,Joruo,possiede il Bianco,l’unico colore in grado di far diventare i Lebyad esseri supremi.Però,questo Bianco,andò perso poiché dopo una settimana dalla scoperta del potere di Joruo,Kapel lo assassinò trascinandogli via l’Anima. Saxyj,shockata da questo evento fuggì via e si consegnò agli Spef.Gli Spef erano scienziati di cui l’intelligenza superava il limite umano. Saxjy si trasformò in Leb: Anima in stato liquido. Grazie al Leb,gli Spef svilupparono il primo prototipo di Unima. L’insieme dell’alieno Neil Xarenf e il Leb riuscirono a trovare Kapel e ucciderlo offrendo poi il corpo al Cuore della Terra.

Capitolo 1.

Una calda notte d’Estate.

Una goccia di sudore scivolava giù per la fronte di Erik che dormiva mezzo nudo,indossando solo un paio di Boxer verdi che,con il buio della calda notte,non si distinguevano. Era coperto da un lenzuolo bianco che poco a poco si muoveva sempre più verso il freddo pavimento. D’un tratto Erik si alzò di colpo,affannato e con il viso pallido. Dopo essersi calmato si alzò dal letto e si diresse verso la cucina. Arrivato,aprì il frigorifero da cui uscì una leggera luce e una brezza di freddo. Afferrò la lattina di Coca Cola , il manto metallico era gelido. L’aprì e iniziò a sorseggiarla lentamente. Dopo aver accontentato la propria sete,posò la lattina nel frigorifero per poi chiuderlo. Si avviò verso la sua stanza,mentre i suoi piedi scalzi facevano un leggero rumore. Arrivato in stanza,si buttò sul letto facendo alzare il lenzuolo che poi si posò lentamente sulla schiena di Erik. Dei passi iniziarono ad udirsi e una figura minuta si avvicinò a Erik che con la piccola mano iniziò a scuoterlo. –Eriiiik...- Sussurrò la piccola bambina –Erik,’vveggliati,una ‘ozza rossha ho ‘vato...- Concluse con una vocina dolce. Erik si alzò e la bambina si avviò verso la “pozza rossa”. Appena Erik vide quella pozza,mandò via la sorella e il suo volto impallidì improvvisamente e,tremante,la toccò con un dito. Era liquido. Era Sangue... Dopo aver dato una seconda occhiata alla pozza di sangue,Erik alzò lo sguardo verso l’alto e urlò,svegliando gli altri presenti in casa. Il primo che arrivò da Erik fu suo fratello maggiore,Moi. E poi a seguire la madre e il padre. –Ma che diamine...!?-Esclamò il padre di Erik,terrorizzato anch’esso. Subito dopo una piccola goccia di sangue sgocciolò giù dal soffitto unendosi alle altre. Tutti alzarono lo sguardo:sembrava che quel sangue proveniva dal piano di sopra. Moi,tranquillamente,andò nella sua stanza e prese una Katana che gli avevano regalato per il compleanno.-Dove vai,giovanotto!?-disse il padre di Erik e Moi prendendolo per un braccio –Pf...-sbuffò Moi –Vado di sopra ovvio.-continuò,liberandosi dalla presa del padre –Fratello?Vieni con me?-disse,senza nemmeno voltarsi –Uh!?Si,certo...certo...- rispose Erik alla proposta del fratello maggiore. I due aprirono la porta d’ingresso,e,salendo le scale arrivarono alla porta dell’appartamento del piano superiore. Moi,aprì la porta con un calcio.-Mh,il legno è molto vecchio...Non pensavo di poterla aprire con un solo calcio...- Disse Moi,osservando la porta,ormai caduta a terra.-Ehm,Moi,guardi troppi...Film,ecco...-Aggiunse Erik,dopo la frase pronunciata dal Fratello maggiore.-Tsk,cosa vai dicendo...-replicò Moi. I due iniziarono a cercare un indizio nella casa,ormai abbandonata dai proprietari che,in quel momento,stavano sicuramente dormendo in un Hotel a 5 stelle alle Hawaii.Già...Hawaii...Belle le spiagge virtuali...-HA HA!-Urlò Moi –Ho trovato la fonte del sangue,fratellino!-Erik corse subito da lui,per poi vedere con stupore il corpo deceduto del proprietario sul pavimento. La sua pelle era verdastra,e c’era sangue ovunque.-LO SAPEVO,LO SAPEVO!- esclamò Moi. –C-c-cos-cosa,Moi!?- chiese Erik –Fratellino,devi sapere che...L’INVASIONE ZOMBIE STA ARRIVANDO!Ha-ha!Io lo sapevo,me lo sentivo nelle vene!Ma grazie alla mia esperienza di gioco su “Zombie SuperMega Kill” IO salverò la Terra!HA HA HA!-urlò Moi,in modo da svegliare le altre persone rimanenti nel condominio. –Ma che ca...-Erik non riuscì a pronunciare la frase in tempo che Moi lo zittì –FERMO. STAI. FERMO.- disse con un tono di voce molto basso,senza girarsi –NON ti girare. ASSOLUTAMENTE.- continuò. –Perché non dovrei?Su,su,basta con questi scherzetti. E perché parli così?E quando parli con me,girati.-disse Erik,infastidito. Moi iniziò a sfilare la Katana dal Fodero lentamente.-Erik...Dammi retta,non girarti.-disse, con tono calmo.-Basta,con queste storie!Dietro di me c’è uno Zombie?-al pronunciare di queste parole,ovviamente,Erik si girò,per poi ritrovarsi una brutta sorpresa puntata alla tempia. –Tuo fratello ti aveva avvisato...Sei un ottimo osservatore,Moi Anderson. Non posso dire lo stesso del tuo pauroso fratello,Erik...- disse,l’uomo con la pistola. Moi,si girò di scatto. –Tu...Non sei umano. Lo sanno tutti,che il processo tecnologico terrestre si è fermato dopo l’evento del 2012. Tutti gli scienziati del Mondo,compresi gli Spef,ovviamente,stanno cercando di calcolare la data di una catastrofe simile. Caro “umano” sai in che anno siamo...? – chiese,infine Moi. –Ho sempre odiato i numeri terrestri,dammi un aiutino,Anderson.- rispose l’uomo. –Beh,come tutti del resto,ma ti do un indizio...-

Moi iniziò a far roteare la Katana -2013.-

-E la tua pistola...E’ troppo avanzata per un terrestre.

Partiamo da un commento generale, poi scendo nel dettaglio.

Il testo non è esattamente ciò che, personalmente, definisco scorrevole. Ci sono parti inutili, che andrebbero tolte proprio per aumentarne la fluidità. Poi c'è qualche problema con la punteggiatura e hai sbagliato uno o due tempi verbali. Usi spesso la tecnica del raccontare invece che quella del mostrare, senza rendere bene la scena (Mi chiarirò meglio in seguito). Un'ultima cosa: dopo le virgole e i punti ci va uno spazio :asd:

L'introduzione è molto confusa. La punteggiatura poteva essere gestita meglio (Es. "Infatti, i Lebyda erano in tre. Kapel il capo [...]" sarebbe stato meglio trasformarlo in "Infatti, i Lebyda erano in tre: Kapel, il capo [...]" Una curiosità: il nome Kapel t'è venuto da Capello o da Capo? :asd:) e c'è qualche ripetizione fastidiosa.

Qui parli di colori, Lebyda (O Lebyad? D: ) e cavoletti di Bruxelles (? No, ovviamente scherzo xD), che dovrebbero essere la colonna portante dell'opera, da quanto ho capito, ma ne parli molto superficialmente, non dai informazioni su cosa sono e qual'è il loro scopo. Se sono informazioni che non servono fin da subito potresti anche lasciare così e fare una spiegazione decente più avanti, però credo sia fastidioso per chi legge non sapere una cosa così importante. Personalmente, farei un'introduzione del tipo "Correva l'anno XXX. La distruzione del pianeta era stata sventata e [... Narri un po' di cosa accade in quell'epoca ...]." Poi spieghi chi è Xarenf, cos'ha fatto, cos'è un prisma vitale ecc.

Una goccia di sudore scivolava giù per la fronte di Erik che dormiva mezzo nudo,indossando solo un paio di Boxer verdi che,con il buio della calda notte,non si distinguevano. Era coperto da un lenzuolo bianco che poco a poco si muoveva sempre più verso il freddo pavimento.

... Orrore?

A parte il verbo, che dovrebbe essere "Scivolò" (Oppure metti una frase a sé "Una goccia di sudore scivolava sulla fronte di Erik. Dormiva [...]"), è una descrizione bruttina e un po' inutile ewe Come dicevo prima, è una descrizione raccontata, statica. Se vuoi fare una buona descrizione, falla in movimento.

Esempio: "Erik si svegliò di soprassalto. Si mise seduto, facendo cadere definitivamente (A intendere che stava già cadendo da solo) il lenzuolo a terra." O simile. Nella realtà le cose non sono statiche, non renderle tali nel testo.

D’un tratto Erik si alzò di colpo,affannato e con il viso pallido. Dopo essersi calmato si alzò dal letto e si diresse verso la cucina. Arrivato,aprì il frigorifero da cui uscì una leggera luce e una brezza di freddo. Afferrò la lattina di Coca Cola, il manto metallico era gelido.

Perché Erik si alza di colpo, affannato e pallido? Ha caldo? Ha avuto un incubo? Da cosa si è calmato? Era agitato?

"Arrivato, aprì [...]" E' inutile dire che arriva, è ovvio che se apre il frigo è arrivato in cucina.

Cambierei il tutto con "Aprì il frigorifero. Socchiuse gli occhi, accecato dalla luce della lampadina. L'aria fresca lo investì, dando sollievo alla sua pelle." E' più scorrevole e rende meglio ciò che accade. Descrivi tutto dal punto di vista del personaggio, descrivi cosa sente, cosa prova. Il lettore vedrà quello che vede lui.

"Afferrò la lattina di Coca Cola, il manto metallico era gelido." Al posto della virgola sarebbe meglio un punto. Oppure avresti potuto scrivere "Afferrò una lattina gelida di Coca Cola" che a mio parere è meglio. (Personalmente non mi piace l'espressione "Manto metallico" riferito ad una lattina, ma vabbè, son cose personali :asd:).

Potrei fare un commento frase per frase, ma direi sempre le stesse cose (In più, non ho voglia/tempo :asd:). In sintesi, devi rendere il testo più scorrevole, curare meglio le descrizioni e la punteggiatura, evitare parti/frasi/descrizioni inutili.

Se non sbaglio quando si usa il trattino per i dialoghi mi pare che si usino i due punti e si vada a capo una volta finita la battuta.

Mi avvicinai al bancone: - Un caffè, grazie - dissi al barista.

- Subito! - mi rispose quello.

Tanto per fare un esempio :asd:

Lo stampatello in un testo non è proprio il massimo, metti piuttosto un punto esclamativo o un "esclamò/gridò/urlò" quando chiudi la battuta (- Accipicchia! - esclamò.).

L'ultimo pezzo del testo è abbastanza confuso, non si capisce bene chi parla e chi risponde. Sistema i dialoghi secondo quanto detto sopra (Sempre che non mi sbagli D: ).

Dovrei essere stato chiaro, ma se vuoi ulteriori spiegazioni quotami :sisi:

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Dovrei essere stato chiaro, ma se vuoi ulteriori spiegazioni quotami :sisi:

No no grazie,chiarissimo,dopo che la mia autostima è scesa sotto lo zero,vado in un angolino a deprimermi ç_ç

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No no grazie,chiarissimo,dopo che la mia autostima è scesa sotto lo zero,vado in un angolino a deprimermi ç_ç

Non volevo farti deprimere D:

Suvvia, c'è sempre tempo per imparare :sisi:

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Carina, ma migliora la punteggiatura e evita le ripetizioni...

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