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P E R K E L E ( ͡° ͜ʖ ͡°)

[Fantasy/weird]Storie Fantas-Miche

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Non so se avete mai avuto modo di incappare nella serie di fumetti che avevo iniziato ([url="http://www.minecraftitalia.net/forum/topic/35200-fantasmic-a-weird-fantasy-comic/"]http://minecraftital...-fantasy-comic/[/url]) e che ora è in stand-by a tempo indeterminato per mancanza di voglia/ispirazione/tempo (con l'estate lo riprenderò molto probabilmente).

Beh, in ogni caso, malgrado quel poco che ho fatto, l'idea di questo mondo a fumetti fantasy strampalato l'ho molto elaborata e ho pensato già a 5-6 storie.

Vi pubblicherò i titoli e le trame di tutte le storie quindi, che siccome probabilmente non verranno mai realizzate (come al solito, dipende da come mi tira, ma in ogni caso è un processo lunghissimo), almeno sapete che cosa mi passa per la testa >:D

Siccome sono delle trame, quindi delle sceneggiature, non ho cercato di scrivere correttamente o con proprietà di linguaggio.

Altra premessa: le maggiori ispirazioni di questa serie sono l'acol, il neo-paganesimo, e il lore fantasy universale, sia dark che high che mitologico, tanto è una parodia. E le storie sono piene di citazioni a opere letterarie/cinematografiche/a persone o luoghi della realtà.

Ecco le storie :3

Capitolo 1 - La sfiga che porta ai funghi
[spoiler]
(n.d.A. Unica storia iniziata anche a fumetti)

Klaus Bizzoffer, detto Biz, vive in una capanna al limite della Foresta Micotica col nonno “mago” Gallius (in realtà un ciarlatano che fa oroscopi a pagamento stranamente somigliante a Galileo). Un giorno il vecchio bacucco chiede a Biz di andare a raccogliere nella foresta vicina il sospiro di una rana, ingrediente di vitale importanza per una sua pozione capace di fargli sfornare idiozie eretiche come il moto circolare della terra.

Incamminatosi nella foresta Biz, spossato, si siede per riposare, e tira fuori alcuni viveri per ristorarsi, ma ecco che un uccello maldestro sgraffigna dalle sue mani il panino che stava per azzannare, e si dilegua nella foresta. Il nostro amico non può lasciar scappare quel pennuto, e lo insegue per un po', prestando però poca attenzione all'ambiente circostante. Così fra un'imprecazione e l'altra va a sbattere contro il ramo di un albero perdendo i sensi, lasciando un succulento pranzo al volatile.

Al suo risveglio si ritrova in un tronco d'albero, legato come un salame, vegliato da un troll molto simpatico, di nome Gomp. Il troll gli spiega che è stato fatto prigioniero e che se lo vogliono pappare per benino. Portato dinnanzi al capo della tribù i troll e Biz giungono a un compromesso: se Biz riuscirà ad entrare nel cuore della foresta e catturare la fata custode dei funghi, di cui il re dei troll è innamorato, avrà salva la pellaccia. Altrimenti, ci sarebbe stato umano alla griglia per tutta la comunità di troll.

Visto che non ha molta scelta, Biz parte per il cuore della foresta accompagnato da Gomp, con cui ha stretto amicizia, che non si separa mai dal suo liuto. Durante il loro tragitto si ritrovano in un territorio sempre più rigoglioso di funghi, grandi e piccoli, e incontrano tante creature diverse (insetti, animali, altri troll) che si comportano in modo alquanto bizzarro. Dopo aver assaggiato un porcino molto invitante Biz scopre che si tratta di funghi allucinogeni; ecco spiegato lo strano comportamento delle creature della foresta.

Al calar della notte giungono nel cuore della foresta, dove su un fungo alto e luminoso sta seduta la regina delle fate, circondata da uno sciame di fatine e spiritelli goliardi. Con un abile trucco Gomp riesce a distrarre tutto il suo seguito, improvvisando uno show acustico semi-burlesque, mentre Biz cattura la regina in una bottiglietta di vetro. Durante il viaggio di ritorno la regina non farà altro che inveire contro i suoi carcerieri, in modo poco principesco.

Riportata la regina ai troll, il re mantiene la sua parola e lascia libero Biz. Gli dona anche un oggetto sacro alla tribù in segno di gratitudine, che guarda caso è proprio una fiala di sospiro di rospo. Biz si accomiata dai troll, ma Gomp decide di seguirlo, essendosi stufato della vita di tribù. Riportata la fiala al vecchio, Biz e Gomp fanno armi e bagagli e si incamminano verso nuove avventure, lasciando il povero Gallius a farneticare con le sue teorie inconcepibili.

Citazioni: Gallius rispecchia in tutto e per tutto Galileo. Also, il titolo è una parodia di un capitolo del "Signore degli Anelli", ovvero "Il sentiero che porta ai funghi"
[/spoiler]

Capitolo 2 - Problemi da troll

[spoiler]
E così Biz e Gomp si incamminano a Nord, verso terre più ricche di avventura. Ma per farlo devono attraversare le Montagne Abetose, rilievi rocciosi non troppo alti con una densa vegetazione di conifere. Dopo un incidente iniziale con un orso affamato, i nostri amici arrivano tutti interi (più o meno) a un piccolo villaggio di montanari, Cavalcone. Gli abitanti di Cavalcone non fanno altro che cacciare durante il giorno e gozzovigliare nella sala dell'idromele la sera, e non si curano né dei visitatori né del problema maggiore che affligge il loro villaggio: ovvero il troll di montagna.

Di questo piccolo inconveniente Biz e Gomp si capacitano subito; il villaggio infatti sporge su un baratro profondissimo, e l'unico modo per attraversarlo è passare un ponticello di legno molto instabile e malandato. Ma non appena mettono piede sul legno scricchiolante, ecco che dalla parete rocciosa sbuca un troll di montagna grande, grosso e arrabbiato. Per fortuna però, non è affamato, perché ogni giorno qualche abitante ubriaco casca sempre nel baratro, e il pasto quotidiano del nostro abitatore è assicurato. Malgrado questo, il troll di montagna non vuole assolutamente far passare i nostri eroi, e li rimanda indietro al villaggio con la coda fra le gambe.

Tornati a Cavalcone, Biz chiede informazioni all'anziano cacciatore del villaggio, che fra un boccale di birra e un altro spiega ai nostri amici come sta la faccenda col troll. Quando il troll si era insediato su quel ponte gli abitanti l'avevano accettato di buon grado, visto che riparava il ponte e si faceva pagare una monetina dai viandanti come compenso per quel servizio. Tuttavia, i cavalconesi non avevano mai invitato il troll alle loro feste alcoliche, e questo si era molto risentito, perché aveva sviluppato una passione smisurata per l'alcol. Così si era offeso, e aveva smesso di riparare il ponte e di far passare i viandanti. Gli abitanti non si erano azzardati a rifornirlo di alcolici perché un troll alcolizzato avrebbe combinato chissà quali danni.

Ma Biz e Gomp devono assolutamente passare, così il giorno successivo tornano dal troll di montagna per parlare con lui. Questo inizialmente cerca di mandarli via, poi accetta di lasciarli passare a una condizione: devono portargli tutta la riserva di vodka custodita nelle cantine della sala dell'idromele. Fra tutti gli alcolici infatti il troll si era innamorato di quel particolare liquore, e aveva voglia di darsi una bella sbronza. Così, incuranti delle conseguenze della loro azione, i nostri eroi si intrufolano di nascosto nella sala dell'idromele di notte, quando tutti sono addormentati dopo l'ennesimo festino alcolico, e trafugano tutte le casse di vodka. Così il troll mantiene la parola data, e Biz e Gomp attraversano il ponte mentre il suo abitatore si scola tutto d'un fiato la sua nuova bevanda.

Non si sa cosa combinerà poi il troll, perché i nostri amici proseguiranno il loro cammino verso Nord. Scesi dalle montagne, si inoltreranno nella Tundra Monotona, verso nuove avventure.

Citazioni: la storia è ispirata vagamente a una missione di "The Witcher 2", dove un troll si rifiuta di sistemare un ponte perché la moglie è stata uccisa dagli umani, e così diventa alcolizzato. Ho giocato un po' su questo per creare una nuova storia più comica. Il villaggio di Cavalcone è un omaggio alla famosa scena di Zenone il santone de "L'Armata Brancaleone".
[/spoiler]


Capitolo 3 - Piglia il bardo!
[spoiler]

Mentre Biz e Gomp camminano nella tundra, sul limitare di un bosco di conifere incappano in una comitiva più che mai bizzarra: un carro da guitti abbandonato contro un albero e quattro elfi sporchi e cenciosi rimasti in mutande (e reggipetto nel caso dell'unica elfa del gruppo). Prima ancora di informarsi sul motivo della loro situazione, Biz ne approfitta per sfogare il suo odio represso contro la femminilità degli elfi maschi, trovando così il sostegno dell'elfa femmina, che rompe il ghiaccio inizia a raccontare il loro problema.

Così iniziano le presentazioni; l'elfo con la capigliatura e le basette più strane è il leader della comitiva, Stenny il bardo. L'elfa è la moglie di Stenny, Genny. Gli altri due elfi, più anziani, sono Lenny e Renny. I quattro formano una compagnia itinerante di bardi e attori, e sono diretti alla gioiosa comunità boscosa di Fogliaviva, dove gli abitanti non fanno altro che cacciare, ballare e ubriacarsi (un po' come a Cavalcone, ma con un'atmosfera più selvatica). Tuttavia, hanno riscontrato un piccolo problema durante il tragitto: si sono imbattuti in un folletto alquanto farabutto, che li ha spogliati di ogni bene (inclusi i vestiti) dopo aver vinto con l'inganno numerose mani di poker. Chiaramente, gli elfi non possono continuare il loro cammino così conciati, e poiché sono elfi (e hanno una dignità da difendere) si vergognano a bussare alla porta del folletto per supplicare la restituzione della loro roba. Così chiedono ai nostri eroi di fare le loro veci, e di riportare loro i vestiti e gli strumenti musicali.

Biz e Gomp accettano, visto che gli elfi gli promettono che avrebbero fatto il tragitto verso Fogliaviva con loro; la città nei boschi era infatti un'opportunità imperdibile per i nostri amici. Ma il folletto si mostra particolarmente testardo, e gode della situazione dei poveri elfi, così sbatte la porta della sua casetta in faccia ai nostri, e inizia a strimpellare senza alcuna tecnica gli strumenti musicali vinti con l'inganno. Biz allora propone di intrufolarsi nella casa del folletto di notte per rubargli la roba; ma purtroppo per loro, il folletto abita con un mastino grosso e affamato, che rincorre i due sfortunati avventurieri per tutto il bosco di conifere prima di lasciarli stare (non dopo essersi portato via un po' di pezzi di pantalone di Biz).

Ripensando alla passione per i giochi del folletto, Gomp allora gli propone una sfida musicale; chi riesce a sfoderare la melodia più bella e originale col liuto avrà diritto a requisire i beni dell'avversario. Il folletto sghignazza e accetta subito; con la magia riesce subito a sfoderare dei pezzi musicalmente eccezionali, che lasciano di stucco il povero troll. Dopo lo stupore iniziale però Gomp torna sui suoi passi, e inizia a suonare un pezzo composto da... un solo accordo. Il folletto rimane basito dall'originalità della composizione del suo avversario, ed è costretto ad ammetterne la genialità musicale. Così, di malavoglia, gli cede tutta la refurtiva, non prima di augurare eterna sfortuna ai nostri amici, che lo salutano schernendolo.

Riportato il maltolto agli elfi, questi ringrazieranno dovutamente i nostri eroi, e tutti insieme ripartono verso Fogliaviva.

Citazioni: Gli elfi sono l'alter-ego fantasy degli Omnia, gruppo neofolk olandese.
[/spoiler]

Upcoming stories:
Capitolo 4 - Disinfestazine per due cuori solitari
Capitolo 5 - Incubo di una notte di Mezza Estate
Capitolo 6 - Caccia cornuta coronata con cervo

Ditemi che ne pensate :fiore:
Vi piacciono come trame? :)

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MOAR!
L'idea dello spettacolo semi burlesque è qualcosa di geniale :rotfl:
Mi dispiace comunque che tu abbia interrotto la serie di fumetti.

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[quote name='Crimson' timestamp='1365110129' post='700766']
MOAR!
L'idea dello spettacolo semi burlesque è qualcosa di geniale :rotfl:
Mi dispiace comunque che tu abbia interrotto la serie di fumetti.
[/quote]
Oh, senza dubbio li riprenderò, ma senza alcun dubbio mi bloccherò di nuovo :rotfl:
Comunque ho aggiunto la storia del terzo capitolo, e una legenda con le citazioni :fiore:

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Caspio, più leggo qui e più penso che dovrei tornare a scrivere.

Comunque lol :rotfl: Aspettiamo tutti il fumetto.

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Lol, non so come mai ma il mastino del terzo racconto mi ha ricordato Ivan il Terribile del Secondo Tragico Fantozzi :asd:

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[quote name='Crimson' timestamp='1365180208' post='701284']
Lol, non so come mai ma il mastino del terzo racconto mi ha ricordato Ivan il Terribile del Secondo Tragico Fantozzi :asd:
[/quote]
Non l'ho mai visto quel film lì di Fantozzi :asd: E' un luogo abbastnza comune farsi rincorrere dai mastini lol

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