Soter-G 360 Inviato Maggio 20, 2013 Mah. Serie di racconti legati da un filone narrativo comune. Inizia in medias res. 1-Certe storie iniziano dove altre finiscono...[spoiler]Non so se qualcuno troverà mai questo scritto, dopotutto sono in un luogo desolato e non è improbabile che non mi localizzino mai... Nella mia vita ho fatto e ho dovuto fare un sacco di cose, alcune sbagliate, altre giuste, sia che lo volessi o no, ma non mi pento di niente di ciò. Mi dispiace per il male che ho causato, volontariamente e involontariamente... Ho dovuto sacrificare un sacco di persone per il bene superiore. Ogni mia scelta non è stata facile, è stata sofferta e tremenda, un peso per l'anima. Ho solo un rimpianto... Celeste... Mi dispiace di non essere riuscito a proteggerti... Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Che non sarei riuscito a farcela come le altre volte. In numerose occasioni ho sfiorato la morte, ma questa volta è diverso. Questa volta... non so come spiegarlo, ma mi sento vecchio, oppresso. E la mia magia non può più aiutarmi. Mi hanno imprigionato con queste catene runiche, non ho idea di dove le abbiano prese, e mi hanno gettato qua sotto, in questo crepaccio senza nome. Non riesco più a muovere le gambe e faccio fatica a respirare. Non so quanto resisterò ancora, immobile ad attendere la morte. Da un lato, è strano... Morire è proprio l'ultima cosa che mi manca. Ho fatto di tutto nella vita: ho combattuto con i demoni dell'abisso, ho sconfitto il più potente impero del mondo, sono diventato il gran maestro del Circolo del Fuoco... Ad ovest in alcuni posti mi venerano come un dio. Come ho potuto considerarmi alla stregua di una divinità? Un dio non è fatto di carne e sangue. Dopotutto, questa morte mi immortalerà nella leggenda. Le morti atroci, improvvise, sono ricordate meglio di quelle naturali. Mi spiace solo che le mie ossa rimangano a sbiancare sotto il sole cocente e che i miei resti siano preda degli animali. Ma dopotutto, devono mangiare anche loro. Se stai leggendo questo messaggio vuol dire che sei nel luogo in cui sono morto. Per favore, erigi un tumulo in mia memoria e fa in modo che il Circolo del Fuoco venga a sapere della sua locazione. Lascio inoltre a te le mie ultime volontà da comunicare al reggente, o al nuovo gran maestro: pace e alleanza con l'Impero finché esso rispetterà le popolazioni sottomesse e la sovranità del Circolo. Ci aspettano tempi bui, e l'Impero è il meno peggio tra le nostre scelte possibili. Assolutamente il Circolo dovrà rinunciare ad una qualsiasi forma di espansionismo al di fuori dell'isola, a meno che l'Impero non collassi. E che si preparino ricerche in tutto il mondo conosciuto alla ricerca di persone dotate. Al momento opportuno, il Circolo dovrà essere in grado si schierare quanti più maghi possibili. Ora ti saluto, viaggiatore, perché sento che la forza vitale mi sta uscendo dal corpo per non tornarci mai più... Chissà com'è l'aldilà. -Ceruleo Kvarr, Gran Maestro del Circolo del Fuoco[/spoiler] 2-Flussi[spoiler]Azur cercava inutilmente di trattenere le lacrime mentre scorreva la tavoletta di pietra, sbiadita e usurata dal tempo. Tutto quello che rimaneva di suo padre era davanti a lui, un pugno di ossa sbiancate dal sole cocente di quel luogo maledetto, sgranocchiate dalle poche fameliche bestie di quei paesaggi desolati. Dietro di lui, Bindusara lo osservava in silenzio. <<Questo luogo... Qui il flusso è più intenso.>> Azur alzò gli occhi lucidi, asciugandoli con le mani, e lo fissò. Non si era mai abituato del tutto a quel suo accento così strano, a quella sua pelle scura e a quel suo aspetto così imponente e maestoso. <<Cosa vuol dire?>> chiese Eumene. Bindusara esitò. Eumene, dopotutto, era un uomo dell'Impero. <<Cosa vuol dire?>> fece eco Azur. <<In questo posto sono condensate molte emozioni e sentimenti. Voi yona non potete percepirle, ma io sì, grazie alla mia educazione nel tempio di Shaivana.>> <<Puoi usare i tuoi poteri per aprire un varco temporale?>> lo interruppe Eumene. Bindusara rimase stupito. Non pensava che gli imperiali fossero così ben informati sulle tradizioni di un paese lontano come Murururia. Che avessero spie anche laggiù? <<Sì, potrei, - ammise Bindusara - ma ciò non vuol dire che intenda farlo.>> Azur lo guardava con gli occhi acquosi. <<Io... non capisco... Cosa vuol dire?>> <<Insomma! - sbottò Ftia, che fino a quel momento era rimasta zitta - Siete davanti ai resti di Ceruleo Kvarr, Gran Maestro dell'Ordine! Un po' di rispetto!>> <<Ci faccio la birra con il tuo Ordine!>> Tutti lo fissarono male ed Eumene si pentì immediatamente di quello che aveva appena detto. <<Vuol dire - riprese Bindusara - che posso vedere e ripercorrere il passato del Gran Maestro, e far fare la stessa cosa a voi.>> All'imperiale si illuminarono gli occhi. Azur abbassò lo sguardo. <<Voglio... vederlo. Voglio vedere cosa fece mio padre, voglio vederlo compiere le imprese che lo hanno reso famoso. Non sono potuto stare molto con lui...>> Un senso di pesantezza prese tutti i presenti. Con Ceruleo Kvarr se ne andava un'epoca. Solo Eumene restava impassibile. <<Va bene. Raccogliete tutte le ossa del Gran Maestro che trovate in un cumulo.>> La cosa fu presto fatta. Bindusara poi dispose delle pietre in cerchio intorno al lugubre monticello e dei massi un po' più grandi, a uguale distanza uno dall'altro, su cui sedersi. <<Sedetevi. Non vi prometto nulla, non ho mai provato con attrezzature così spartane.>> I presenti si sedettero. Bindusara accese dei fuochi intorno al tumulo e vi gettò dentro delle polveri colorate, che generarono subito un forte odore acre ed un gran fumo biancastro. Poi andò a sedersi. <<Aspirate più che potete, chiudete gli occhi e concentratevi sulla figura del Gran Maestro.>> Poi chiuse gli occhi anche lui, aspirò profondamente, levò le mani in avanti ed iniziò a cantare una strana nenia. Ognuno dei presenti fu preso da un senso di panico molto forte, ma non riuscivano a muoversi, né ad aprire gli occhi o a smettere di aspirare lo strano fumo. Era come se non controllassero più il loro corpo. Sentirono che i pensieri si facevano confusi ed ebbero l'impressione che qualcosa stesse entrando nelle loro anime e nelle loro menti. Una moltitudine di immagini e ricordi, anche non loro, turbinavano senza interruzione, confondendoli e stancandoli. Apparve una forte luce di nessun particolare colore ma al tempo stesso di tutti, e durò a lungo, con i rumori esterni che si facevano un tutt'uno con la canzone rituale di Bindusara. Poi scomparve. Adesso erano come uccelli, o spiriti, volavano sopra paesaggi, alcuni familiari, altri no. Poi, in lontananza, un figura. Senza che potessero controllare il loro strano volo, si avvicinarono e riconobbero con grande stupore una persona: il defunto Gran Maestro del Circolo del Fuoco, Ceruleo Kvarr![/spoiler] 3-*titolo da decidere* [spoiler] Mentre sui monti scendevano le prime ombre della sera, due figure stavano accampandosi in una radura di un non ben identificato bosco nel territorio della Lega. <<Non sarà pericoloso?>> <<Non credo. Siamo vicini a Korkyros e le varie città-stato della Lega ci tengono al commercio: la maggior parte dei sentieri sono sicuri. In ogni caso, faremo turni di guardia. Farò io il primo.>> <<Cosa c'è, non ti fidi?>> Ceruleo Kvarr era sempre più prudente del dovuto. Dopotutto, aveva conosciuto la sua compagna di viaggio solo da poco. Non sapeva quanto potesse affidarsi su di lei. Decise che avrebbe dormito con un occhio solo. <<Ti fideresti di uno sconosciuto che hai incontrato casualmente e di cui non sai nulla?>> Danae scosse il capo. Forse non stava molto simpatica al suo compagno. Però gli era riconoscente: avrebbe potuto tirar dritto per i fatti suoi e invece si era fermato ad aiutarla. Da sola non sarebbe mai arrivata. Ceruleo sfilò della carne secca dalla sua sacca ed accese il fuoco. Per un po' non parlarono. Danae fu la prima a rompere il ghiaccio. <<Così, siamo vicini a Korkyros. Non so molto di questo territorio. Cos'è esattamente la "Lega"?>> <<La Lega di Halledis... Quando l'Impero invase la valle per la prima volta, sotto il regno di Isaac III, la zona contava solo piccole città-stato, del tutto indipendenti una dall'altra. I centri vicino ai passi furono messi a ferro e a fuoco e la popolazione fuggì nei boschi. Gli abitati della costa, i più ricchi, convocarono un concilio per cercare di fare fronte comune contro l'invasore. E così fu: nella battaglia di Mathoros, l'esercito imperiale fu sbaragliato e nella mischia perse la vita lo stesso Imperatore. Da allora la Lega è cresciuta fino a comprendere tutta la valle.>> <<Hanno battuto l'Impero in campo aperto?>> <<Non si sa per certo come la battaglia si sia svolta, ma la fanteria pesante della Lega era armata di adamantino, il metallo magico.>> <<Esiste veramente?>> <<Sì, esiste: è un metallo simile all'argento, solo molto più resistente. Pare che abbia proprietà magiche. Quelli della Lega dicono che proviene dal Tartaro, il mondo sotterraneo.>> Continuarono a parlare per un po'. Alla fine, Danae fu vinta dalla stanchezza e si coricò. Ceruleo iniziò il turno di guardia. Si sedette su un masso e stette a guardarla. La sua ingenuità e inesperienza lo stupivano ogni volta. Di certo era proprio per queste che si era ritrovata nei guai con quei brutti ceffi. Una così giovane ragazza che viaggia da sola, quasi disarmata, senza conoscere bene il territorio? Se non l'avesse incontrato, sarebbe quasi sicuramente finita male. Passò qualche ora, poi, all'improvviso, sentì un debole gemito. Tese l'orecchio. Sì, c'era qualcuno, non molto lontano. Si avvicinò a Danae e la scosse. <<Cosa... cosa c'è? È già il mio turno?>> disse con aria assonnata. <<No, ma devi svegliarti. È possibile che ci sia qualcuno accampato non molto lontano da noi.>> <<E allora?>> Ceruleo scosse la testa. <<Questo qualcuno potrebbe non essere amichevole.>> <<Oh.>> <<Rimani qua a guardia del campo, io vado a controllare.>> <<Uh, va bene. Ceruleo...>> <<Sì?>> <<Fai attenzione.>> Ceruleo scosse di nuovo il capo. <<Guarda che prima di incontrarti me la sono sempre cavata benissimo.>> rispose, poi si incamminò e sparì nel fogliame. Danae si era accucciata vicino al fuoco e si guardava intorno. Non sentiva nulla se non che un distante mormorio, proveniente dalla direzione in cui era andato il suo compagno di viaggio, e il pigro crepitare del focolare. Sarebbe potuta andare lei a controllare, ma Ceruleo non le faceva fare niente. Questa mancanza di fiducia la irritava. Però era sempre stato buono con lei, e se non fosse stato per lui sarebbe sempre nelle mani di quei bruti. Rabbrividì al pensiero e si accorse di quanto era stata stupida ad assoldare quelli uomini come guide. Eppure a prima vista sembravano brave persone. Anche Ceruleo sembrava un brava persona, nonostante il fatto che la prima volta che l'aveva visto ne era rimasta profondamente impressionata: quella pelle blu stonava con l'ambiente circostante, e quegli occhi verdi gli davano una forza penetrante nello sguardo. La testa, poi, aveva una specie di protuberanza che scendeva lungo la schiena. Il fatto che fosse più alto di lei, poi, la metteva in soggezione. Le spiegò che era un mezzosangue: suo padre apparteneva alla razza degli Airiu, delle creature umanoidi senzienti capaci di respirare sott'acqua, abitanti i mari del sud, mentre sua madre era umana. Ceruleo le aveva anche detto che al termine della protuberanza sul retro della testa gli Airiu hanno una specie di pinna per facilitare il nuoto All'improvviso, un urlo lacerò il silenzio che si era andato a creare, spaventandola. Si guardò intorno e le parse di scorgere un movimento nel fogliame. Ora sentiva distintamente un rumore di passi. Prese un legno dal focolare e lo usò come torcia per illuminare in quella direzione, ma non riusciva a vedere niente. Il rumore di passi intanto si faceva più vicino. Non veniva più da un un'unica direzione, ma le pareva che fosse tutto intorno a lei. Prese la spada e la puntò verso il buio. <<Chi è là?>> Nessuna risposta. <<Chi è la?>> ripeté. I passi si fermarono. Non sentiva né vedeva nessuno. Fu presa da un senso di panico. Un gufo le passò vicino, planando velocissimo. Danae indietreggiò di colpo, inciampò in una grossa radice sporgente e cadde. Si rialzò e corse via, terrorizzata. Ad un certo punto, si voltò per controllare che non fosse inseguita, ma sbatté contro una figura. Stava per gridare, ma la figura le mise la mano sulla bocca, impedendoglielo. Si accorse che era Ceruleo. <<Zitta! Ci vuoi far scoprire?>> <<No, ma...>> <<Che ci fai qui? Saresti dovuta rimanere a controllare il campo.>> Danae stava per rispondere, quando un altro grido echeggiò nell'aria. Ceruleo le fece un cenno. <<Seguimi.>> Ceruleo si abbassò e iniziò a strisciare per terra. Danae lo imitò. Arrivarono al limitare della linea degli alberi: c'era una piccola radura. C'erano degli uomini intorno ad un fuoco, che bevevano e schiamazzavano. Uno di loro teneva un grosso ferro sulle fiamme, per arroventarlo. Ogni tanto prendevano una manciata di carboni dal focolare e li lanciavano su una ragazza, legata ad un vicino albero. Quest'ultima, che appariva malconcia, le vesti lacere e sporche, il viso livido, piangeva a dirotto e gridava disperatamente ogni volta che i carboni ardenti le bruciavano la pelle. Danae si voltò verso Ceruleo con gli occhi pieni di lacrime. <<Dobbiamo salvarla!>> Ceruleo scosse il capo. <<Sono troppi. Andiamocene e spostiamo il campo.>> <<Ma... non possiamo lasciarla lì...>> <<Siamo solo in due. Loro sono una decina. Come dovremmo fare? Torniamo al campo e spostiamoci, siamo troppo vicini, è troppo rischioso.>> <<Ma quando io ero nei guai, mi hai salvato!>> <<Quella volta era diverso. Erano solo in tre, e... insomma, era diverso.>> <<Se hai paura, farò da sola.>> <<Impossibile.>> <<Allora tornatene al campo!>> Ceruleo sospirò. <<Ma cosa vuoi fare te? Rimani qua, ci penso io.>> e si allontanò nel fogliame. Danae ora si sentiva in colpa. Forse per colpa sua Ceruleo sarebbe rimasto ferito, o peggio ancora. Dal suo riparo, vide il suo compagno avvicinarsi, nascosto, verso il bivacco. Ad un certo punto, si fermò e gettò un piccolo sacchetto di pelle sulle fiamme del focolare intorno a cui stavano i banditi, che si accorsero appena del movimento prima che un lampo luminoso non rendesse la visione impossibile. Danae si coprì gli occhi, ma ne era rimasta accecata e non riusciva a vedere nulla. Sentiva solo una gran confusione. Le lacrimavano gli occhi, ma dopo un po' la vista cominciò a migliorare. Vide Ceruleo trascinare via la ex-prigioniera, i cadaveri dei suo carcerieri stesi per terra. Ovunque sangue. Il suo compagno di viaggio ne era tutto sporco. Respirava affannosamente. Le sembrava impossibile che avesse fatto tutto da solo. <<Ecco qua la tua amica. Però non chiedermi più cose del genere.>> E spinse in avanti la giovane ragazza. Questa si inginocchiò e abbassò il capo. Appariva terrorizzata, teneva lo sguardo basso e le mani in grembo. Non diceva nulla. <<Ehi... Tranquilla, è tutto a posto. Sei libera ora, libera, capisci?>> provò a dirle Danae. La ragazza non rispose. <<Avrai tempo per socializzarci. Ora dammi una mano, portiamo via le provviste che sono qua, ora che c'è una bocca in più da sfamare ci fanno comodo.>> [/spoiler] Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
CasinoR 1223 Inviato Maggio 20, 2013 To Flood? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Maggio 20, 2013 To Flood? E perché mai? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ciuccio2000 3163 Inviato Maggio 20, 2013 *commento recensione sparito nel nulla senza un perchè*Comunque mi dico sempre di ricominciare a scrivere. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
CasinoR 1223 Inviato Maggio 20, 2013 Non mi apre lo spoiler :/ Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nancahabyar 2992 Inviato Maggio 20, 2013 To Flood? Ma ti droghi? Beh complimenti, questa one shot m'ha impressionato. Farai un prequiel? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Maggio 21, 2013 *commento recensione sparito nel nulla senza un perchè* Comunque mi dico sempre di ricominciare a scrivere. Se mi avessero dato un euro ogni volta che ho letto questa frase, sarei ricco :Asd: Quando scrivi un messaggio in basso a sinistra c'è la scritta "Last auto saved: h:m:s", se ci premi sopra puoi vedere l'ultimo messaggio che stavi scrivendo e che il forum ha salvato :3 Beh complimenti, questa one shot m'ha impressionato. Farai un prequiel? Uhmm, non proprio. Diciamo una digressione narrativa molto lunga con un flashback. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ciuccio2000 3163 Inviato Maggio 21, 2013 Se mi avessero dato un euro ogni volta che ho letto questa frase, sarei ricco :Asd: Quando scrivi un messaggio in basso a sinistra c'è la scritta "Last auto saved: h:m:s", se ci premi sopra puoi vedere l'ultimo messaggio che stavi scrivendo e che il forum ha salvato :3Ormai ne ho salvati altri :C Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Maggio 21, 2013 Ormai ne ho salvati altri :C Allora potresti farmi un breve riassunto della tua recensione? :fiore: Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ciuccio2000 3163 Inviato Maggio 21, 2013 Allora potresti farmi un breve riassunto della tua recensione? :fiore: Stringendo tantissimo, è figo. Ma reputo i fantasy troppo mainstream ed il linguaggio poteva essere più arcaico ed adatto all'epoca :3 Comunque ottimo inizio, ispira curiositah. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nancahabyar 2992 Inviato Maggio 21, 2013 Uhmm, non proprio. Diciamo una digressione narrativa molto lunga con un flashback. Beh, alla fine è la stessa cosa. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
P E R K E L E ( ͡° ͜ʖ ͡°) 3503 Inviato Maggio 21, 2013 Carino, anche io sto lavorando a un racconto fantasy. O, più che racconto, ciclo di romanzi, per cui passerà molto tempo prima che inizierò a scrivere qualcosa di concreto, sto ancora costruendo tutto il lore :asd: Voglio poi vedere il titolo come si lega alla storia :D Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Maggio 22, 2013 Secondo racconto. Tan tan taaaaan! 2-[spoiler]Azur cercava inutilmente di trattenere le lacrime mentre scorreva la tavoletta di pietra, sbiadita e usurata dal tempo. Tutto quello che rimaneva di suo padre era davanti a lui, un pugno di ossa sbiancate dal sole cocente di quel luogo maledetto, sgranocchiate dalle poche fameliche bestie di quei paesaggi desolati. Dietro di lui, Bindusara lo osservava in silenzio. <<Questo luogo... Qui il flusso è più intenso.>> Azur alzò gli occhi lucidi, asciugandoli con le mani, e lo fissò. Non si era mai abituato del tutto a quel suo accento così strano, a quella sua pelle scura e a quel suo aspetto così imponente e maestoso. <<Cosa vuol dire?>> chiese Eumene. Bindusara esitò. Eumene, dopotutto, era un uomo dell'Impero. <<Cosa vuol dire?>> fece eco Azur. <<In questo posto sono condensate molte emozioni e sentimenti. Voi yona non potete percepirle, ma io sì, grazie alla mia educazione nel tempio di Shaivana.>> <<Puoi usare i tuoi poteri per aprire un varco temporale?>> lo interruppe Eumene. Bindusara rimase stupito. Non pensava che gli imperiali fossero così ben informati sulle tradizioni di un paese lontano come Murururia. Che avessero spie anche laggiù? <<Sì, potrei, - ammise Bindusara - ma ciò non vuol dire che intenda farlo.>> Azur lo guardava con gli occhi acquosi. <<Io... non capisco... Cosa vuol dire?>> <<Insomma! - sbottò Ftia, che fino a quel momento era rimasta zitta - Siete davanti ai resti di Ceruleo Kvarr, Gran Maestro dell'Ordine! Un po' di rispetto!>> <<Ci faccio la birra con il tuo Ordine!>> Tutti lo fissarono male ed Eumene si pentì immediatamente di quello che aveva appena detto. <<Vuol dire - riprese Bindusara - che posso vedere e ripercorrere il passato del Gran Maestro, e far fare la stessa cosa a voi.>> All'imperiale si illuminarono gli occhi. Azur abbassò lo sguardo. <<Voglio... vederlo. Voglio vedere cosa fece mio padre, voglio vederlo compiere le imprese che lo hanno reso famoso. Non sono potuto stare molto con lui...>> Un senso di pesantezza prese tutti i presenti. Con Ceruleo Kvarr se ne andava un'epoca. Solo Eumene restava impassibile. <<Va bene. Raccogliete tutte le ossa del Gran Maestro che trovate in un cumulo.>> La cosa fu presto fatta. Bindusara poi dispose delle pietre in cerchio intorno al lugubre monticello e dei massi un po' più grandi, a uguale distanza uno dall'altro, su cui sedersi. <<Sedetevi. Non vi prometto nulla, non ho mai provato con attrezzature così spartane.>> I presenti si sedettero. Bindusara accese dei fuochi intorno al tumulo e vi gettò dentro delle polveri colorate, che generarono subito un forte odore acre ed un gran fumo biancastro. Poi andò a sedersi. <<Aspirate più che potete, chiudete gli occhi e concentratevi sulla figura del Gran Maestro.>> Poi chiuse gli occhi anche lui, aspirò profondamente, levò le mani in avanti ed iniziò a cantare una strana nenia. Ognuno dei presenti fu preso da un senso di panico molto forte, ma non riuscivano a muoversi, né ad aprire gli occhi o a smettere di aspirare lo strano fumo. Era come se non controllassero più il loro corpo. Sentirono che i pensieri si facevano confusi ed ebbero l'impressione che qualcosa stesse entrando nelle loro anime e nelle loro menti. Una moltitudine di immagini e ricordi, anche non loro, turbinavano senza interruzione, confondendoli e stancandoli. Apparve una forte luce di nessun particolare colore ma al tempo stesso di tutti, e durò a lungo, con i rumori esterni che si facevano un tutt'uno con la canzone rituale di Bindusara. Poi scomparve. Adesso erano come uccelli, o spiriti, volavano sopra paesaggi, alcuni familiari, altri no. Poi, in lontananza, un figura. Senza che potessero controllare il loro strano volo, si avvicinarono e riconobbero con grande stupore una persona: il defunto Gran Maestro del Circolo del Fuoco, Ceruleo Kvarr![/spoiler] Carino, anche io sto lavorando a un racconto fantasy. O, più che racconto, ciclo di romanzi, per cui passerà molto tempo prima che inizierò a scrivere qualcosa di concreto, sto ancora costruendo tutto il lore :asd: Voglio poi vedere il titolo come si lega alla storia :D Ormai è da molto che lavoro al lore (all'inizio era per un'altra cosa, ma poi ci ho preso gusto :3), ho tutto in testa, anche se devo fare un bel po' di ordine per quanto riguarda la cronologia :asd: N.b.: Il titolo è già legato alla trama del primo racconto :ahsisi: Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
P E R K E L E ( ͡° ͜ʖ ͡°) 3503 Inviato Maggio 22, 2013 Eumene :asd: Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
CasinoR 1223 Inviato Maggio 22, 2013 Mi spiegate perchè non mi apre il primo spoiler? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Maggio 22, 2013 Mi spiegate perchè non mi apre il primo spoiler? Non saprei. In ogni caso, ecco il primo racconto non in spoiler: Non so se qualcuno troverà mai questo scritto, dopotutto sono in un luogo desolato e non è improbabile che non mi localizzino mai... Nella mia vita ho fatto e ho dovuto fare un sacco di cose, alcune sbagliate, altre giuste, sia che lo volessi o no, ma non mi pento di niente di ciò. Mi dispiace per il male che ho causato, volontariamente e involontariamente... Ho dovuto sacrificare un sacco di persone per il bene superiore. Ogni mia scelta non è stata facile, è stata sofferta e tremenda, un peso per l'anima. Ho solo un rimpianto... Celeste... Mi dispiace di non essere riuscito a proteggerti... Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Che non sarei riuscito a farcela come le altre volte. In numerose occasioni ho sfiorato la morte, ma questa volta è diverso. Questa volta... non so come spiegarlo, ma mi sento vecchio, oppresso. E la mia magia non può più aiutarmi. Mi hanno imprigionato con queste catene runiche, non ho idea di dove le abbiano prese, e mi hanno gettato qua sotto, in questo crepaccio senza nome. Non riesco più a muovere le gambe e faccio fatica a respirare. Non so quanto resisterò ancora, immobile ad attendere la morte. Da un lato, è strano... Morire è proprio l'ultima cosa che mi manca. Ho fatto di tutto nella vita: ho combattuto con i demoni dell'abisso, ho sconfitto il più potente impero del mondo, sono diventato il gran maestro del Circolo del Fuoco... Ad ovest in alcuni posti mi venerano come un dio. Come ho potuto considerarmi alla stregua di una divinità? Un dio non è fatto di carne e sangue. Dopotutto, questa morte mi immortalerà nella leggenda. Le morti atroci, improvvise, sono ricordate meglio di quelle naturali. Mi spiace solo che le mie ossa rimangano a sbiancare sotto il sole cocente e che i miei resti siano preda degli animali. Ma dopotutto, devono mangiare anche loro. Se stai leggendo questo messaggio vuol dire che sei nel luogo in cui sono morto. Per favore, erigi un tumulo in mia memoria e fa in modo che il Circolo del Fuoco venga a sapere della sua locazione. Lascio inoltre a te le mie ultime volontà da comunicare al reggente, o al nuovo gran maestro: pace e alleanza con l'Impero finché esso rispetterà le popolazioni sottomesse e la sovranità del Circolo. Ci aspettano tempi bui, e l'Impero è il meno peggio tra le nostre scelte possibili. Assolutamente il Circolo dovrà rinunciare ad una qualsiasi forma di espansionismo al di fuori dell'isola, a meno che l'Impero non collassi. E che si preparino ricerche in tutto il mondo conosciuto alla ricerca di persone dotate. Al momento opportuno, il Circolo dovrà essere in grado si schierare quanti più maghi possibili. Ora ti saluto, viaggiatore, perché sento che la forza vitale mi sta uscendo dal corpo per non tornarci mai più... Chissà com'è l'aldilà. -Ceruleo Kvarr, Gran Maestro del Circolo del Fuoco Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nancahabyar 2992 Inviato Maggio 22, 2013 Secondo racconto. Tan tan taaaaan! Uniscilo al primo post così viene più ordinato. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Maggio 22, 2013 Uniscilo al primo post così viene più ordinato. L'ho già aggiunto al primo post. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
CasinoR 1223 Inviato Maggio 22, 2013 Molto bello Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ian Maayrkas 2581 Inviato Maggio 22, 2013 MurururiaHo la R sminchia e ti odio :sisi:CiaoIan Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nancahabyar 2992 Inviato Maggio 22, 2013 MurururiaFatelo leggere a Frenesy Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
CasinoR 1223 Inviato Maggio 23, 2013 Fatelo leggere a Frenesy Fvenesy pls Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Luglio 10, 2013 Ah! Pensavate di esservi liberati di me? E INVECE NOH! [cit. Bishibazu] (schermi hd xdxdxd) 3- [spoiler] Mentre sui monti scendevano le prime ombre della sera, due figure stavano accampandosi in una radura di un non ben identificato bosco nel territorio della Lega. <<Non sarà pericoloso?>> <<Non credo. Siamo vicini a Korkyros e le varie città-stato della Lega ci tengono al commercio: la maggior parte dei sentieri sono sicuri. In ogni caso, faremo turni di guardia. Farò io il primo.>> <<Cosa c'è, non ti fidi?>> Ceruleo Kvarr era sempre più prudente del dovuto. Dopotutto, aveva conosciuto la sua compagna di viaggio solo da poco. Non sapeva quanto potesse affidarsi su di lei. Decise che avrebbe dormito con un occhio solo. <<Ti fideresti di uno sconosciuto che hai incontrato casualmente e di cui non sai nulla?>> Danae scosse il capo. Forse non stava molto simpatica al suo compagno. Però gli era riconoscente: avrebbe potuto tirar dritto per i fatti suoi e invece si era fermato ad aiutarla. Da sola non sarebbe mai arrivata. Ceruleo sfilò della carne secca dalla sua sacca ed accese il fuoco. Per un po' non parlarono. Danae fu la prima a rompere il ghiaccio. <<Così, siamo vicini a Korkyros. Non so molto di questo territorio. Cos'è esattamente la "Lega"?>> <<La Lega di Halledis... Quando l'Impero invase la valle per la prima volta, sotto il regno di Isaac III, la zona contava solo piccole città-stato, del tutto indipendenti una dall'altra. I centri vicino ai passi furono messi a ferro e a fuoco e la popolazione fuggì nei boschi. Gli abitati della costa, i più ricchi, convocarono un concilio per cercare di fare fronte comune contro l'invasore. E così fu: nella battaglia di Mathoros, l'esercito imperiale fu sbaragliato e nella mischia perse la vita lo stesso Imperatore. Da allora la Lega è cresciuta fino a comprendere tutta la valle.>> <<Hanno battuto l'Impero in campo aperto?>> <<Non si sa per certo come la battaglia si sia svolta, ma la fanteria pesante della Lega era armata di adamantino, il metallo magico.>> <<Esiste veramente?>> <<Sì, esiste: è un metallo simile all'argento, solo molto più resistente. Pare che abbia proprietà magiche. Quelli della Lega dicono che proviene dal Tartaro, il mondo sotterraneo.>> Continuarono a parlare per un po'. Alla fine, Danae fu vinta dalla stanchezza e si coricò. Ceruleo iniziò il turno di guardia. Si sedette su un masso e stette a guardarla. La sua ingenuità e inesperienza lo stupivano ogni volta. Di certo era proprio per queste che si era ritrovata nei guai con quei brutti ceffi. Una così giovane ragazza che viaggia da sola, quasi disarmata, senza conoscere bene il territorio? Se non l'avesse incontrato, sarebbe quasi sicuramente finita male. Passò qualche ora, poi, all'improvviso, sentì un debole gemito. Tese l'orecchio. Sì, c'era qualcuno, non molto lontano. Si avvicinò a Danae e la scosse. <<Cosa... cosa c'è? È già il mio turno?>> disse con aria assonnata. <<No, ma devi svegliarti. È possibile che ci sia qualcuno accampato non molto lontano da noi.>> <<E allora?>> Ceruleo scosse la testa. <<Questo qualcuno potrebbe non essere amichevole.>> <<Oh.>> <<Rimani qua a guardia del campo, io vado a controllare.>> <<Uh, va bene. Ceruleo...>> <<Sì?>> <<Fai attenzione.>> Ceruleo scosse di nuovo il capo. <<Guarda che prima di incontrarti me la sono sempre cavata benissimo.>> rispose, poi si incamminò e sparì nel fogliame. Danae si era accucciata vicino al fuoco e si guardava intorno. Non sentiva nulla se non che un distante mormorio, proveniente dalla direzione in cui era andato il suo compagno di viaggio, e il pigro crepitare del focolare. Sarebbe potuta andare lei a controllare, ma Ceruleo non le faceva fare niente. Questa mancanza di fiducia la irritava. Però era sempre stato buono con lei, e se non fosse stato per lui sarebbe sempre nelle mani di quei bruti. Rabbrividì al pensiero e si accorse di quanto era stata stupida ad assoldare quelli uomini come guide. Eppure a prima vista sembravano brave persone. Anche Ceruleo sembrava un brava persona, nonostante il fatto che la prima volta che l'aveva visto ne era rimasta profondamente impressionata: quella pelle blu stonava con l'ambiente circostante, e quegli occhi verdi gli davano una forza penetrante nello sguardo. La testa, poi, aveva una specie di protuberanza che scendeva lungo la schiena. Il fatto che fosse più alto di lei, poi, la metteva in soggezione. Le spiegò che era un mezzosangue: suo padre apparteneva alla razza degli Airiu, delle creature umanoidi senzienti capaci di respirare sott'acqua, abitanti i mari del sud, mentre sua madre era umana. Ceruleo le aveva anche detto che al termine della protuberanza sul retro della testa gli Airiu hanno una specie di pinna per facilitare il nuoto All'improvviso, un urlo lacerò il silenzio che si era andato a creare, spaventandola. Si guardò intorno e le parse di scorgere un movimento nel fogliame. Ora sentiva distintamente un rumore di passi. Prese un legno dal focolare e lo usò come torcia per illuminare in quella direzione, ma non riusciva a vedere niente. Il rumore di passi intanto si faceva più vicino. Non veniva più da un un'unica direzione, ma le pareva che fosse tutto intorno a lei. Prese la spada e la puntò verso il buio. <<Chi è là?>> Nessuna risposta. <<Chi è la?>> ripeté. I passi si fermarono. Non sentiva né vedeva nessuno. Fu presa da un senso di panico. Un gufo le passò vicino, planando velocissimo. Danae indietreggiò di colpo, inciampò in una grossa radice sporgente e cadde. Si rialzò e corse via, terrorizzata. Ad un certo punto, si voltò per controllare che non fosse inseguita, ma sbatté contro una figura. Stava per gridare, ma la figura le mise la mano sulla bocca, impedendoglielo. Si accorse che era Ceruleo. <<Zitta! Ci vuoi far scoprire?>> <<No, ma...>> <<Che ci fai qui? Saresti dovuta rimanere a controllare il campo.>> Danae stava per rispondere, quando un altro grido echeggiò nell'aria. Ceruleo le fece un cenno. <<Seguimi.>> Ceruleo si abbassò e iniziò a strisciare per terra. Danae lo imitò. Arrivarono al limitare della linea degli alberi: c'era una piccola radura. C'erano degli uomini intorno ad un fuoco, che bevevano e schiamazzavano. Uno di loro teneva un grosso ferro sulle fiamme, per arroventarlo. Ogni tanto prendevano una manciata di carboni dal focolare e li lanciavano su una ragazza, legata ad un vicino albero. Quest'ultima, che appariva malconcia, le vesti lacere e sporche, il viso livido, piangeva a dirotto e gridava disperatamente ogni volta che i carboni ardenti le bruciavano la pelle. Danae si voltò verso Ceruleo con gli occhi pieni di lacrime. <<Dobbiamo salvarla!>> Ceruleo scosse il capo. <<Sono troppi. Andiamocene e spostiamo il campo.>> <<Ma... non possiamo lasciarla lì...>> <<Siamo solo in due. Loro sono una decina. Come dovremmo fare? Torniamo al campo e spostiamoci, siamo troppo vicini, è troppo rischioso.>> <<Ma quando io ero nei guai, mi hai salvato!>> <<Quella volta era diverso. Erano solo in tre, e... insomma, era diverso.>> <<Se hai paura, farò da sola.>> <<Impossibile.>> <<Allora tornatene al campo!>> Ceruleo sospirò. <<Ma cosa vuoi fare te? Rimani qua, ci penso io.>> e si allontanò nel fogliame. Danae ora si sentiva in colpa. Forse per colpa sua Ceruleo sarebbe rimasto ferito, o peggio ancora. Dal suo riparo, vide il suo compagno avvicinarsi, nascosto, verso il bivacco. Ad un certo punto, si fermò e gettò un piccolo sacchetto di pelle sulle fiamme del focolare intorno a cui stavano i banditi, che si accorsero appena del movimento prima che un lampo luminoso non rendesse la visione impossibile. Danae si coprì gli occhi, ma ne era rimasta accecata e non riusciva a vedere nulla. Sentiva solo una gran confusione. Le lacrimavano gli occhi, ma dopo un po' la vista cominciò a migliorare. Vide Ceruleo trascinare via la ex-prigioniera, i cadaveri dei suo carcerieri stesi per terra. Ovunque sangue. Il suo compagno di viaggio ne era tutto sporco. Respirava affannosamente. Le sembrava impossibile che avesse fatto tutto da solo. <<Ecco qua la tua amica. Però non chiedermi più cose del genere.>> E spinse in avanti la giovane ragazza. Questa si inginocchiò e abbassò il capo. Appariva terrorizzata, teneva lo sguardo basso e le mani in grembo. Non diceva nulla. <<Ehi... Tranquilla, è tutto a posto. Sei libera ora, libera, capisci?>> provò a dirle Danae. La ragazza non rispose. <<Avrai tempo per socializzarci. Ora dammi una mano, portiamo via le provviste che sono qua, ora che c'è una bocca in più da sfamare ci fanno comodo.>> [/spoiler] Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Rox 239 Inviato Luglio 11, 2013 Ormai tutti i racconti fantasy 'amatoriali' che leggo sembra che abbiano preso spunto da 'Il Trono di Spade'...ma stavolta mi sbaglio, vero? (: Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Soter-G 360 Inviato Luglio 11, 2013 Ormai tutti i racconti fantasy 'amatoriali' che leggo sembra che abbiano preso spunto da 'Il Trono di Spade'...ma stavolta mi sbaglio, vero? (: Non l'ho mai letto né ho mai guardato la serie televisiva. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti