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Erwin Rommel

Gli Usa Attaccano La Siria Senza Il Consenso Del Congresso

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Ospite

Quindi a vostro parere ci sarà un conflitto Nucleare.

 

Troppo presto per dirlo.
Ora come ora, credo di no.

Credo che a malapena ci sarà una guerra, dipende tutto se e come attaccherà gli USA e come risponderà la Russia.

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Troppo presto per dirlo.
Ora come ora, credo di no.

Credo che a malapena ci sarà una guerra, dipende tutto se e come attaccherà gli USA e come risponderà la Russia.

Il Congresso sotto il peso della Guerra dirà di no.

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Non capisco perchè le cazzo di Nazioni devono fare la guerra e distruggersi a vicenda con delle bombe radioattive cruise invece di cooperare.

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Ospite

Ah si guarda perche e il latte può tranquillamente essere esportato senza andare a male. Le radiazioni grazie ai venti sono arrivate fino a qui.

 

A parte che di certo a te non arriva il latte della tua zona, ma come ho scritto dopo, al massimo arrivano le radiazioni residue trasportate dal vento, ma non la bomba "direttamente".

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Ospite

Mmh la centrale del latte di Vicenza fa scarpe dicevano

 

Sei fortunato che abiti a Vicenza. :asd:  (Che poi è solo nome, il latte viene "prodotto" in tutto il Veneto)
Sei fortunato che abiti al Nord, tipo al Sud viene prodotto poco latte e ne viene importato di più (perlomeno sapevo così)

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E quindi stiamo allegramente in Puglia, tanto ci arrivano solo le radiazioni, cosa vorrai mai che succeda? Al massimo mi spunta un altro braccio dopo due ore e dopo 3 giorni muore tutta la popolazione.

Cacchio, e io che pensavo fosse così facile sopravvivere dopo anni di allenamento su Fallout!

 

A parte tutto questo, al nord bevete/bevevate davvero latte ucraino?

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Non capisco perchè le cazzo di Nazioni devono fare la guerra e distruggersi a vicenda con delle bombe radioattive cruise invece di cooperare.

Idee diverse,egoismo,voglia di comandare e orgoglio di non sottostare

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Ospite

A parte tutto questo, al nord bevete/bevevate davvero latte ucraino?

 

No, lui diceva che le radiazioni erano arrivate anche al Nord...
Tipo 1500km di distanza...

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Ospite

Il latte non bevibile poteva comunque non essere prodotto magari in Piemonte/Lombardia/Veneto, ma magari qualche regione più in giù.

So solo che come misure precauzionali alcuni alimenti erano sconsigliati pure qui...

Bah, mi pare strano. secondo me era solo "paura", per precauzione.
Cmq il latte "fresco" è prodotto in Italia in genere. Per i prodotti lavorati, una buona parte viene dall'estero.

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Ospite

Peccato che se le nostre mucche mangiano erba radioattiva di certo bene poi non stanno, eh

 

Ma di certo non è arrivato in grande quantità qui da noi. Mi pare che la zona radioattiva ha un 75/100 kilometri come raggio, non 1500.

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Ospite

IL VENTO IL FOTTUTO VENTOOOOOOOOOOO

 

Ripeto, di certo non arriva in quantità letali. Se no avremo tipo 7067250 kmq di territorio distrutto.

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Ospite

Ehm, in teoria è l'esplosione che rade al suolo, non le radiazioni...

 

Scusami, termine sbagliato. Territorio "infetto", "contaminato".

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Ospite

Non arriva di certo in quantita letali, ma basta veramente poco per farti beccare un tumore...

 

Se quel poco ti fa beccare un tumore, è letale.

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Se quel poco ti fa beccare un tumore, è letale.


Gli agenti cancerogeni non sono paragonabili alle sostanze chimicamente tossiche. Se per le sostanze tossiche esiste una soglia, per quanto piccola, sotto la quale essa può essere metabolizzata, espulsa o depositata all'interno del corpo senza provocare danni (e magari una soglia più alta sotto la quale i danni non sono permanenti), esporsi a cancerogeni significa sempre e comunque avere un'occasione in più per sviluppare un tumore (evento tanto più improbabile quanto meno intensa è l'esposizione, chiaramente).

Ciao
Ian

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Ospite

Gli agenti cancerogeni non sono paragonabili alle sostanze chimicamente tossiche. Se per le sostanze tossiche esiste una soglia, per quanto piccola, sotto la quale essa può essere metabolizzata, espulsa o depositata all'interno del corpo senza provocare danni (e magari una soglia più alta sotto la quale i danni non sono permanenti), esporsi a cancerogeni significa sempre e comunque avere un'occasione in più per sviluppare un tumore (evento tanto più improbabile quanto meno intensa è l'esposizione, chiaramente).

Ciao
Ian

 

Per "letale" intendevo LD50 (o meglio,un numero molto più basso,tipo LD5-10   :asd: ), anche se non è esattamente quello, visto che in questo caso più di morte si dovrebbe parlare anche di "effetti", che magari non portano alla morte.

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Per "letale" intendevo LD50, anche se non è esattamente quello, visto che in questo caso più di morte si dovrebbe parlare anche di "effetti", che magari non portano alla morte.


L'avvelenamento acuto da radiazioni non è strettamente correlato allo sviluppo di tumori.

Ciao
Ian

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Ospite

L'avvelenamento acuto da radiazioni non è strettamente correlato allo sviluppo di tumori.

Ciao
Ian

Non ho capito la tua precisazione...Parlavo di effetti in generale, non di tumori. Puoi spiegarti meglio?

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Non ho capito la tua precisazione...Parlavo di effetti in generale, non di tumori. Puoi spiegarti meglio?


Le radiazioni ionizzanti danneggiano i tessuti. L'LD50 è relativa alla morte causata da questo danno "immediato", essenzialmente indica la "dose" di radiazione che generalmente causa al corpo umano danni troppo estesi perché si possa guarire prima di morirne, e allo stesso modo si può individuare una dose sotto la quale i danni subiti non sono mai letali. Però le radiazioni ionizzanti possono anche danneggiare il DNA senza distruggere la cellula, il che può portare allo sviluppo di un tumore (così come può non causare danni sensibili). Da cui il fatto che una dose minore significa una probabilità minore che accada, ma il rischio non si annulla mai.

Ciao
Ian

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Ospite

Le radiazioni ionizzanti danneggiano i tessuti. L'LD50 è relativa alla morte causata da questo danno "immediato", essenzialmente indica la "dose" di radiazione che generalmente causa al corpo umano danni troppo estesi perché si possa guarire prima di morirne, e allo stesso modo si può individuare una dose sotto la quale i danni subiti non sono mai letali. Però le radiazioni ionizzanti possono anche danneggiare il DNA senza distruggere la cellula, il che può portare allo sviluppo di un tumore (così come può non causare danni sensibili). Da cui il fatto che una dose minore significa una probabilità minore che accada, ma il rischio non si annulla mai.

Ciao
Ian

 

Io parlavo del secondo caso. Cioè la dose minima in cui il 50% delle "cavie" presenta danni, anche nel DNA e a lungo termine. Qualunque tipo di "danno". Mi dici che nel caso di radiazioni non esiste questo numero?

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Io parlavo del secondo caso. Cioè la dose minima in cui il 50% delle "cavie" presenta danni, anche nel DNA e a lungo termine. Qualunque tipo di "danno". Mi dici che nel caso di radiazioni non esiste questo numero?


Nope. O meglio, esistono teorie secondo cui un'esposizione molto bassa a radiazioni ionizzanti (circa fino alla radiazione di fondo in alcuni dei luoghi più naturalmente radioattivi del pianeta) ha un effetto benefico, ma non sono considerate attendibili ed è difficile effettuare test per determinarne la veridicità a causa dell'effetto statisticamente insignificante di bassi livelli di radiazioni rispetto all'incidenza naturale dei tumori.

Ciao
Ian

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Ospite

Nope. O meglio, esistono teorie secondo cui un'esposizione molto bassa a radiazioni ionizzanti (circa fino alla radiazione di fondo in alcuni dei luoghi più naturalmente radioattivi del pianeta) ha un effetto benefico, ma non sono considerate attendibili ed è difficile effettuare test per determinarne la veridicità a causa dell'effetto statisticamente insignificante di bassi livelli di radiazioni rispetto all'incidenza naturale dei tumori.

Ciao
Ian

 

Ma se le radiazioni aumentano la probabilità di una "malformazione", non si può calcolare quando arriverà a 50%?
E se la dose è casuale, cioè cambia da persona a persona, non si può fare una media?

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Ma se le radiazioni aumentano la probabilità di una "malformazione", non si può calcolare quando arriverà a 50%?


Sì (circa), ma mentre "classicamente" l'LD50 è dovuta alla differente tolleranza di ciascuno, che in successive esposizioni (dopo la guarigione completa) difficilmente mostra variazioni significative, e che comunque tende a non variare moltissimo all'interno di un unica specie (per cui ad esempio il novantesimo percentile non si troverà lontanissimo dalla dose mediana), nel caso delle radiazioni è puramente un esercizio di statistica, che non garantisce praticamente nulla.


E se la dose è casuale, cioè cambia da persona a persona, non si può fare una media?


?

Ciao
Ian

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