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Erwin Rommel

[Biografie Storiche]Erwin Rommel,questo Sconosciuto

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astenersi fottesega e stupidaggini del genere

Erwin Rommel nasce a Heidenheim, nel Württenberg, nel 1891. Frequenta la scuola militare di Danzica. Durante la prima guerra mondiale combatte nelle Argonne, in Romania e in Italia, rimanendo due volte ferito.
Allo scoppio del secondo conftitto, presta servizio, durante la campagna polacca, al quartier generale del Führer. Successivamente gli viene affidatoto il comando della settima divisione corazzata del XV corpo, che costituisce la colonna di punta dell'esercito tedesco nelle operazioni sul fronte occidentale. La settima divisione combatte sulla Mosa, ad Arras, a Lilla, sulla Somme, ed è la prima a raggiungere la Manica. Il 6 febbraio 1941 Rommel è a casa in licenza da due giorni, quando un aiutante del quartier generale del Führer bussa alla porta e gli consegna un messaggio urgente: Hitler vuole vederlo subito. Ha deciso di mandare in soccorso di Graziani due divisioni della Wehrmacht. Rommel dovrà assumere il comando generale di questo corpo africano e recarsi immediatamente in Libia. Il Führer, ricorda Rommel, "mi descrisse minuziosamente il teatro di guerra africano e mi comunicò che gli ero stato indicato come elemento capace di adattarsi rapidamente alle condizioni particolarissime della guerra in Africa". Il 12 febbraio è già a Tripoli e sintetizza il suo giudizio sulla situazione con queste parole: "C'è da farsi rizzare i capelli pensando con quale armamento il duce manda a combattere le sue truppe". Il 24 i suoi uomini sono a contatto con le truppe britanniche in Cirenaica. Maestro nell'impiego delle formazioni mobili, nel raccogliere immediatamente le forze dopo un'operazione per sfruttare a fondo il successo, convinto che "l'energia di un comandante conta spesso più della sua intelligenza", Rommel salta, con il suo aereo, come una cavalletta da un punto all'altro del deserto per prendere contatto fisico con il terreno e con gli uomini.
Magnifico giocatore d'azzardo, infligge agli inglesi gravi perdite e risolleva le sorti dell'Asse nello scacchiere africano. Di lui Churchill dice davanti alla Camera dei Comuni: «Abbiamo di fronte a noi un avversario molto audace e abile e, se posso dirlo al disopra delle stragi di guerra, un grande generale». A fronteggiarlo si succedono i migliori generati britannici: Wavell, Auchinleck, Cunningham, Ritchie, Montgomery.
Dopo due anni di Africa, combatte in Normandia contro l'avanzata degli alleati e rimane ferito il 17 luglio 1944. Accusato di aver partecipato alla congiura del 1944 contro HitIer è costretto a darsi la morte con il cianuro per evitare il processo. Scompare dalla scena tragica della Germania a un cenno del tiranno che ha fedelmente servito, come un generale romano.

Fu straordinariamente famoso in vita, sia in Germania che nei paesi alleati. Le storie popolari sulla sua cavalleria e perizia tattica gli guadagnarono il rispetto non solo dei tedeschi, ma anche di molti avversari. Dal canto suo Rommel apprezzava e rispettava i suoi nemici. Hitler lo contava fra i suoi generali favoriti, e fu uno dei pochi comandanti dell'Asse che gli alleati progettarono di assassinare direttamente.

Il suo Afrika Korps non fu mai accusato di crimini di guerra, e Rommel stesso parlava della guerra in Nordafrica come Krieg ohne Hass (guerra senza odio). Esistono numerosi esempi della cavalleria di Rommel verso i prigionieri di guerra alleati, come la sua disobbedienza all'infame ordine sui Commando di Hitler, che seguì alla cattura dei tenenti Roy Woodridge e George Henry LaneDopo la guerra, quando fu divulgato il coinvolgimento di Rommel nel fallito attentato a Hitler, la sua statura aumentò ancora nelle nazioni del blocco alleato.Ugualmente ignorò l'ordine di fucilare i prigionieri di guerra ebrei.Dopo la guerra, quando fu divulgato il coinvolgimento di Rommel nel fallito attentato a Hitler, la sua statura aumentò ancora nelle nazioni del blocco alleato. Rommel venne spesso citato nelle fonti occidentali come un generale leale alla Germania ma contrario a Hitler.

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Ok, che spunti di riflessione possiamo trarre da questa biografia (ben fatta) ?

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Immagino sia la spiegazione del suo nickname, oppure che si voglia iniziare a parlare di tattica militare! :asd:

 

Comunque mi permetto di citare un aneddoto su Rommel:

all'epoca della campagna d'Africa, dopo una vittoria dell'esercito tedesco, uno degli ufficiali dell'esercito inglese sudafricano che era stato fatto prigioniero dai tedeschi  chiese di parlare con Rommel. Quando fu ricevuto, questo ufficiale si lamento con Rommel che gli ufficiali dell'esercito inglese fossero costretti a stare negli stessi luoghi dove stavano anche i soldati semplici (di colore). Al che Rommel replicò: Per me, i soldati sono tutti uguali. I negri vestono la vostra stessa divisa, hanno combattuto al vostro fianco, e quindi starete rinchiusi nello stesso recinto.

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Rommel was a Miner_pro

Questo tizio è riuscito a ammazzare le truppe alleate anche mentre abbandonava il continente Africano.

Passavano per luoghi angusti e preparavano imboscate. Così gli alleati dovevano procedere a rilento temendo agguati inesistenti. Un genio D:

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La Guerra in Libia non fu mai una guerra ad uccidersi a vicenda, ma sempre e solo una una guerra di conquista degli avamposti e dei depositi di cibo e di petrolio. Nel deserto i cannoni non potevano prendere la mira e la fanteria non poteva correre. Rommel intuì che l'esercito alleato usava delle stime sommarie per impartire l'ordine di ritirata. Es. se il nemico ha un rapporto di forza di X a Y, impartiva automaticamente la ritirata piuttosto che consumare carri e risorse. Rommel allora prese delle jeep cargo e le fece ricoprire di pezzi di cartone e cingoli di plastica. Da lontano, sfruttando la scarsa visibilità causata dalla polvere che sollevava la sua armata, per lungo tempo gli alleati scambiavano i suoi inoffensivi pulmini per carri armati, ottenendo una serie di vittorie strategiche e conquistando territori senza sparare un singlo proiettile.

 

Per tattiche come queste, Rommel è ricordato come uno dei più grandi strateghi della storia, specialmodo da chi gli riconosce alcune tra le più efficaci tattiche di guerriglia non-convenzionali, tese a conseguire il massimo guadagno col dispendio minimo di risorse.

 

Tuttavia, non viene ricordato solo come "Desert Fox" , ma anche come un leader molto coraggioso. Non solo partecipava alle battaglie in prima linea sopra un carro pesante o un aereo, ma addirittura compiva personalmente azioni di spionaggio. Durante una missione lui ed altri 4 fidatissimi si finsero soldati polacchi e rubarono alcune mappe strategiche da un ospedale alleato.

 

Ebbe uno strano rapporto con l'esercito italiano. Odiava visceralmente gli ufficiali italiani perché li considerava pigri e raccomandati (erano ufficiali regi, spesso nobili), ma ebbe molta fiducia della Brigata Folgore, a cui assegnò le missioni di incursione più delicate.

Il motivo di questo suo disprezzo per gli strateghi italiani è dovuto alla famosissima battaglia di Caporetto, dove egli coadiuvò gli strateghi austriaci nella prima battaglia mondiale. I generali italiani non si preoccuparono di lasciare isolati tra le montagne i soldati italiani e questo permise a Rommel, ai tempi solo Capitano, ed agli austriaci di spezzare ogni loro difesa e farli prigionieri. Da questo gesto di "abbandonare i propri uomini sperduti tra i monti" nasce il disprezzo di Rommel per gli ufficiali italiani.

 

Non solo la sua presenza poteva rivoluzionare le sorti delle battaglie, ma dai suoi diari emerge che egli aveva una comprensione strategica ben superiore di quella dello Stato Maggiore nazista. Laddove Hitler era accecato dalla voglia di sconfiggere il nemico comunista, Rommel aveva pianificato una placida invasione del Medio Oriente (Impero Britannico), il cui unico scopo sarebbe stato di monopolizzare i principali giacimenti mondiali di petrolio per poi poi contrattare una pace favorevole che avrebbe consentito prosperità e potere economico al Reich. Inoltre egli consiglò al Furher dei piani difensivi in Normandia che furono scartati ma che probabilmente avrebbero reso molto più incerta l'operazione di sbarco delle truppe americane.

 

A causa delle sue posizioni anti-razziste ed umanitarie e della sua grande influenza sui "Corpi Africani" (l'esercito dell'Asse in Africa), il servizio segreto tedesco congiurò contro di lui, coinvolgendolo in un attentato che avrebbe dovuto portarlo all'assassinio di Hitler ed al comando supremo del Reich. A posteriori sappiamo che quasi certamente fu una montatura o la sua partecipazone fu solo di "persona informata". Hitler, che sapeva che Rommel non avrebbe mai pianificato un tradimento così "sporco", lo contattò un giorno prima della sentenza spiegandogli che non c'erano prove per difendere la sua posizione e gli consegnò un veleno con cui Rommel decise di suicidarsi.


E se volete il corrispettivo italiano di Rommel, c'è il Comandante Diavolo: http://it.wikipedia.org/wiki/Amedeo_Guillet

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In fondo parliamo di un uomo famoso perché piantava pali verniciati di nero in terra e gli aerei alleati li prendevano per cannoni di contraerea e scappavano :asd:

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In fondo parliamo di un uomo famoso perché piantava pali verniciati di nero in terra e gli aerei alleati li prendevano per cannoni di contraerea e scappavano :asd:


Quando si è dei Top payer :asd:

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In fondo parliamo di un uomo famoso perché piantava pali verniciati di nero in terra e gli aerei alleati li prendevano per cannoni di contraerea e scappavano :asd:

 

Neanche i cheater...

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Ospite

Chissà che avrebbe fatto se fosse nato 70 anni dopo  :asd:

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