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Vegetariani\vegani e l'ateismo

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Scommetto che i più si saranno chiesti la connessione tra gli elementi del titolo.

Senza indugi vi spiego dove voglio andare a parare:

 

Recentemente ho discusso con varie persone sull'argomento dei vegetariani e dei vegani; ora, non voglio sapere cosa ne pensate su ciò, bensì voglio chiedere a chi fa parte di questi gruppi, se è anche ateo e perchè accomuna le due cose, che a parere mio sono contraddicenti.

 

Mi spiego meglio:

In quasi tutti i casi, una persona diventa vegetariana e\o vegana perchè non sopporta l'uccisione e il trattamento riservato alle altre specie animali.

Ma prendiamo ora il significato di ateismo( da wikipedia tanto per fare un esempio):

"asserzione che non esistano dèi oppure la negazione dell'asserzione che una qualsivoglia divinità esista"

In poche parole un ateo non crede in nessuna forma\forza soprannaturale, divina e superiore alla pura esistenza terrena.

Quindi seguendo questa logica, il bene e il male superiori, ovvero quelli non dipendenti dall'uomo, non esisterebbero. Allora sarebbe solo l'uomo a dire cosa è giusto, buono e cosa è sbagliato, cattivo; ma questo implica che allora ogni uomo in ogni sua azione, avrebbe sempre ragione, perchè niente di superiore determina che esso sia stato scorretto.

 

Ma scrivo questo non per parlare di ateismo, e di tutte le altre implicazioni derivanti dalla logica, su di esso; per tornare al discorso principale, prendendo comunque in considerazione quello che ho scritto in  precedenza, se tu che leggi sei ateo e vegetariano\vegano, non dovrebbe fregarti cosa accade alle altre specie animali, tanto se mangi la carne e i prodotti ad essi legati, saresti comunque nel giusto; nessuno di superiore ti giudica, dopo la morte per te non c'è niente. Perchè allora non ti appaghi la gola con il gusto della carne, delle uova, del formaggio? Perchè sei diventato vegetariano\vegano?

 

Detto questo devo precisare che io non ho dato pareri personali sull'ateismo, ne sui vegani\vegetariani. Quindi chiedo di evitare di discuterne qua dentro, non è per quello che ho aperto la discussione.

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Scommetto che i più si saranno chiesti la connessione tra gli elementi del titolo.
Senza indugi vi spiego dove voglio andare a parare:

Recentemente ho discusso con varie persone sull'argomento dei vegetariani e dei vegani; ora, non voglio sapere cosa ne pensate su ciò, bensì voglio chiedere a chi fa parte di questi gruppi, se è anche ateo e perchè accomuna le due cose, che a parere mio sono contraddicenti.

Mi spiego meglio:
In quasi tutti i casi, una persona diventa vegetariana e\o vegana perchè non sopporta l'uccisione e il trattamento riservato alle altre specie animali.
Ma prendiamo ora il significato di ateismo( da wikipedia tanto per fare un esempio):
"asserzione che non esistano dèi oppure la negazione dell'asserzione che una qualsivoglia divinità esista"
In poche parole un ateo non crede in nessuna forma\forza soprannaturale, divina e superiore alla pura esistenza terrena.
Quindi seguendo questa logica, il bene e il male superiori, ovvero quelli non dipendenti dall'uomo, non esisterebbero. Allora sarebbe solo l'uomo a dire cosa è giusto, buono e cosa è sbagliato, cattivo; ma questo implica che allora ogni uomo in ogni sua azione, avrebbe sempre ragione, perchè niente di superiore determina che esso sia stato scorretto.

Ma scrivo questo non per parlare di ateismo, e di tutte le altre implicazioni derivanti dalla logica, su di esso; per tornare al discorso principale, prendendo comunque in considerazione quello che ho scritto in precedenza, se tu che leggi sei ateo e vegetariano\vegano, non dovrebbe fregarti cosa accade alle altre specie animali, tanto se mangi la carne e i prodotti ad essi legati, saresti comunque nel giusto; nessuno di superiore ti giudica, dopo la morte per te non c'è niente. Perchè allora non ti appaghi la gola con il gusto della carne, delle uova, del formaggio? Perchè sei diventato vegetariano\vegano?

Detto questo devo precisare che io non ho dato pareri personali sull'ateismo, ne sui vegani\vegetariani. Quindi chiedo di evitare di discuterne qua dentro, non è per quello che ho aperto la discussione.

gli atei si fanno guidare da una cosa definita morale, ovvero da quella parte della propria coscienza che definisce il giusto o lo sbagliato. Immagino che per gli atei vegani valga lo stesso.

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gli atei si fanno guidare da una cosa definita morale, ovvero da quella parte della propria coscienza che definisce il giusto o lo sbagliato. Immagino che per gli atei vegani valga lo stesso.

 

Ma la morale è legata al bene e al male. Se non esistesse nessuno oltre la pura vita, ogni morale avrebbe ragione.

E lo stesso è la coscienza, essa se uno ci crede, è dettata dall'anima di una persona.

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Ma la morale è legata al bene e al male. Se non esistesse nessuno oltre la pura vita, ogni morale avrebbe ragione.
E lo stesso è la coscienza, essa se uno ci crede, è dettata dall'anima di una persona.

appunto. Sarà per la propria morale che non mangiano carne.

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Scommetto che i più si saranno chiesti la connessione tra gli elementi del titolo.

Senza indugi vi spiego dove voglio andare a parare:

 

Recentemente ho discusso con varie persone sull'argomento dei vegetariani e dei vegani; ora, non voglio sapere cosa ne pensate su ciò, bensì voglio chiedere a chi fa parte di questi gruppi, se è anche ateo e perchè accomuna le due cose, che a parere mio sono contraddicenti.

 

Mi spiego meglio:

In quasi tutti i casi, una persona diventa vegetariana e\o vegana perchè non sopporta l'uccisione e il trattamento riservato alle altre specie animali.

Ma prendiamo ora il significato di ateismo( da wikipedia tanto per fare un esempio):

"asserzione che non esistano dèi oppure la negazione dell'asserzione che una qualsivoglia divinità esista"

In poche parole un ateo non crede in nessuna forma\forza soprannaturale, divina e superiore alla pura esistenza terrena.

Quindi seguendo questa logica, il bene e il male superiori, ovvero quelli non dipendenti dall'uomo, non esisterebbero. Allora sarebbe solo l'uomo a dire cosa è giusto, buono e cosa è sbagliato, cattivo; ma questo implica che allora ogni uomo in ogni sua azione, avrebbe sempre ragione, perchè niente di superiore determina che esso sia stato scorretto.

 

Ma scrivo questo non per parlare di ateismo, e di tutte le altre implicazioni derivanti dalla logica, su di esso; per tornare al discorso principale, prendendo comunque in considerazione quello che ho scritto in  precedenza, se tu che leggi sei ateo e vegetariano\vegano, non dovrebbe fregarti cosa accade alle altre specie animali, tanto se mangi la carne e i prodotti ad essi legati, saresti comunque nel giusto; nessuno di superiore ti giudica, dopo la morte per te non c'è niente. Perchè allora non ti appaghi la gola con il gusto della carne, delle uova, del formaggio? Perchè sei diventato vegetariano\vegano?

 

Detto questo devo precisare che io non ho dato pareri personali sull'ateismo, ne sui vegani\vegetariani. Quindi chiedo di evitare di discuterne qua dentro, non è per quello che ho aperto la discussione.

Io credo che si diventi vegano in rispetto degli animali, non di Dio

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Io credo che si diventi vegano in rispetto degli animali, non di Dio

Non approvo il pensiero dei vegetariani/vegani; ma non posso che rispettare le loro scelte.

 

Comunque quotazzo, non mangiando carne e/o derivati animali rispettano gli animali, non Dio.

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Ma la morale è legata al bene e al male. Se non esistesse nessuno oltre la pura vita, ogni morale avrebbe ragione.

E lo stesso è la coscienza, essa se uno ci crede, è dettata dall'anima di una persona.

 

è tutto basato sul vivere comune e l'etica, non importa se si creda in dio o no

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Quindi seguendo questa logica, il bene e il male superiori, ovvero quelli non dipendenti dall'uomo, non esisterebbero. Allora sarebbe solo l'uomo a dire cosa è giusto, buono e cosa è sbagliato, cattivo; ma questo implica che allora ogni uomo in ogni sua azione, avrebbe sempre ragione, perchè niente di superiore determina che esso sia stato scorretto.

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

 

Da agnostico posso dirmi convinto che il bene e il male non esistano, così come la fortuna e la sfortuna, concetti creati dall'uomo per giudicare una cosa o un'altra, come molte altre parole, ovviamente... 

Per esempio: tu puoi dire che andare in una piazza e sparare a decine di innocenti sia sbagliato, ma chi sei tu per giudicare? Perchè mai bisogna dire che quella cosa è un male? Nessuno può dire che qualcosa è sbagliata in modo imprescindibile, perchè nessuno (limitatamente a ciò che noi conosciamo, chissà nell'universo cosa c'è/chi c'è) è in grado di farlo. 

La giustizia prevede una condanna per ciò che questo tizio ha fatto, ma comunque sia: chi erano/chi sono coloro che hanno scritto tutto il malloppo per le sanzioni/le condanne ecc.? Non esiste il bene, non esiste il male, sono concetti inventati dall'uomo, così come i vari Dei che stanno in cielo, da Allah a Dio, da Maometto a Gesù Cristo (Anche se questi due ultimi personaggi li ritengo storici, in quanto sembrano esserci prove della loro esistenza). Pensate agli Egizi, con duecentomila dei, ai Sumeri, ai Greci, persino i Romani... Sveglia, sono tutte cose inventate dall'uomo. Anche io posso mettermi a dire in giro che esiste un cerbero infuocato nel nucleo della Terra che sputa fuoco e infiamma le foreste quando scoppiano incendi, e state certi che qualcuno in giro che ci crede lo trovo pure io.

 

L'essere umano è una macchina progettata per credere, ne avevo letto uno studio in merito

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Da ateo agnostico

Una cosa preclude l'altra eh, non sono sinonimi ;) O sei ateo o sei agnostico. Che sono cose diverse :)

 

Per il resto del discorso, Weber lo chiama "politeismo dei valori". Il mondo secolarizzato non ha alcun punto di riferimento, per cui ogni uomo deve scegliere il tipo di etica che più gli si confà (che sia dei valori, dei risultati o della responsabilità). Del resto, pure Nietzsche l'aveva già detto, anche se coi suoi modi aristocratici. I vegani utilizzano un'etica della responsabilità nei confronti della natura.

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AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

 

Da ateo agnostico posso dirmi convinto che il bene e il male non esistano, così come la fortuna e la sfortuna, concetti creati dall'uomo per giudicare una cosa o un'altra, come molte altre parole, ovviamente... 

Per esempio: tu puoi dire che andare in una piazza e sparare a decine di innocenti sia sbagliato, ma chi sei tu per giudicare? Perchè mai bisogna dire che quella cosa è un male? Nessuno può dire che qualcosa è sbagliata in modo imprescindibile, perchè nessuno (limitatamente a ciò che noi conosciamo, chissà nell'universo cosa c'è/chi c'è) è in grado di farlo. 

La giustizia prevede una condanna per ciò che questo tizio ha fatto, ma comunque sia: chi erano/chi sono coloro che hanno scritto tutto il malloppo per le sanzioni/le condanne ecc.? Non esiste il bene, non esiste il male, sono concetti inventati dall'uomo, così come i vari Dei che stanno in cielo, da Allah a Dio, da Maometto a Gesù Cristo (Anche se questi due ultimi personaggi li ritengo storici, in quanto sembrano esserci prove della loro esistenza). Pensate agli Egizi, con duecentomila dei, ai Sumeri, ai Greci, persino i Romani... Sveglia, sono tutte cose inventate dall'uomo. Anche io posso mettermi a dire in giro che esiste un cerbero infuocato nel nucleo della Terra che sputa fuoco e infiamma le foreste quando scoppiano incendi, e state certi che qualcuno in giro che ci crede lo trovo pure io.

 

L'essere umano è una macchina progettata per credere, ne avevo letto uno studio in merito

E' esattamente quello che penso io. Come ora sappiamo che i miti della creazione della terra erano cazzate, magari più avanti scopriremo che Dio non esiste.

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Una cosa preclude l'altra eh, non sono sinonimi ;) O sei ateo o sei agnostico. Che sono cose diverse :)

 

Per il resto del discorso, Weber lo chiama "politeismo dei valori". Il mondo secolarizzato non ha alcun punto di riferimento, per cui ogni uomo deve scegliere il tipo di etica che più gli si confà (che sia dei valori, dei risultati o della responsabilità). Del resto, pure Nietzsche l'aveva già detto, anche se coi suoi modi aristocratici. I vegani utilizzano un'etica della responsabilità nei confronti della natura.

Sì, hai ragione, ho sbagliato a scriverlo, correggo. 

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AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

 

Da agnostico posso dirmi convinto che il bene e il male non esistano, così come la fortuna e la sfortuna, concetti creati dall'uomo per giudicare una cosa o un'altra, come molte altre parole, ovviamente... 

Per esempio: tu puoi dire che andare in una piazza e sparare a decine di innocenti sia sbagliato, ma chi sei tu per giudicare? Perchè mai bisogna dire che quella cosa è un male? Nessuno può dire che qualcosa è sbagliata in modo imprescindibile, perchè nessuno (limitatamente a ciò che noi conosciamo, chissà nell'universo cosa c'è/chi c'è) è in grado di farlo. 

La giustizia prevede una condanna per ciò che questo tizio ha fatto, ma comunque sia: chi erano/chi sono coloro che hanno scritto tutto il malloppo per le sanzioni/le condanne ecc.? Non esiste il bene, non esiste il male, sono concetti inventati dall'uomo, così come i vari Dei che stanno in cielo, da Allah a Dio, da Maometto a Gesù Cristo (Anche se questi due ultimi personaggi li ritengo storici, in quanto sembrano esserci prove della loro esistenza). Pensate agli Egizi, con duecentomila dei, ai Sumeri, ai Greci, persino i Romani... Sveglia, sono tutte cose inventate dall'uomo. Anche io posso mettermi a dire in giro che esiste un cerbero infuocato nel nucleo della Terra che sputa fuoco e infiamma le foreste quando scoppiano incendi, e state certi che qualcuno in giro che ci crede lo trovo pure io.

 

L'essere umano è una macchina progettata per credere, ne avevo letto uno studio in merito

Posso spararti un capitan Ovvio?

La giustizia e la morale sono nostre creazioni atte a vivere bene, senza il terrore che qualcuno arrivi e ci secchi sul posto, mentre gli Dei sono stati "creati" per spiegare fatti che allora non ci spiegavamo, vedasi il sole, stelle, piogge e simili.

E mentre delle prime due non si può fare a meno, con l'arrivo delle scienze sempre meno gente ha bisogno di un Dio perché non ha più necessità di dare una spiegazione superiore ai fatti non completamente chiari che ci attanagliavano nei secoli precedenti.

Invece il veganesimo e simili sono solo scelte personali derivate da una linea di pensiero poco antropocentrica, adottate per avere con se stessi una "fedina" morale pulita perché si crede che mangiare carne animale e derivati provochi un danno ad un altro essere vivente.

Io non approvo il loro pensiero perché secondo me l'unica morale da avere è quella nei riguardi degli esseri umani. Avere una morale fuori da essa è inutile. Tutti gli animali si massacrano tra razze diverse, e noi abbiamo un bisogno netto dei loro derivati quindi perché non sfruttarli al massimo, salvaguardandoli ovviamente dall'estinzione?

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Posso spararti un capitan Ovvio?

La giustizia e la morale sono nostre creazioni atte a vivere bene, senza il terrore che qualcuno arrivi e ci secchi sul posto, mentre gli Dei sono stati "creati" per spiegare fatti che allora non ci spiegavamo, vedasi il sole, stelle, piogge e simili.

E mentre delle prime due non si può fare a meno, con l'arrivo delle scienze sempre meno gente ha bisogno di un Dio perché non ha più necessità di dare una spiegazione superiore ai fatti non completamente chiari che ci attanagliavano nei secoli precedenti.

Invece il veganesimo e simili sono solo scelte personali derivate da una linea di pensiero poco antropocentrica, adottate per avere con se stessi una "fedina" morale pulita perché si crede che mangiare carne animale e derivati provochi un danno ad un altro essere vivente.

Io non approvo il loro pensiero perché secondo me l'unica morale da avere è quella nei riguardi degli esseri umani. Avere una morale fuori da essa è inutile. Tutti gli animali si massacrano tra razze diverse, e noi abbiamo un bisogno netto dei loro derivati quindi perché non sfruttarli al massimo, salvaguardandoli ovviamente dall'estinzione?

Non è un capitan Ovvio per molte persone, da quanto ho letto nei commenti sopra il mio, per questo ho voluto dirlo

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Vi sbagliate tutti.

 

La maggior parte delle persone che sceglie di dichiararsi ateo o vegano lo fa perché pensa che nel suo determinato ambiente ciò potrà attirare l'attenzione su di lui, o farlo apparire più trendy agli occhi di altre determinate persone.

 

Allo stesso modo con cui potrebbe voler indossare un cappello alla moda che però su di lui risulta piuttosto imbarazzante, come in questi casi:

 

Euphoric.png

 

Questo è il motivo per cui capita che una persona si dichiari al contempo ateo, vegetariano e sia solito indossare il fedora.

 

Nota bene: è un po' lo stesso fenomeno per cui a Quelli che il Calcio c'era Simona Ventura con un crocifisso di cristallo infilato tra le tette siliconate. Il principio è lo stesso, cambia l'ambiente di riferimento.

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Io non approvo il loro pensiero perché secondo me l'unica morale da avere è quella nei riguardi degli esseri umani. Avere una morale fuori da essa è inutile.


Anche una morale nei riguardi degli esseri umani è altrettanto inutile. Chi non si fa problemi nel procurarsi vantaggi a danno di altri ha evidentemente più possibilità di avere più vantaggi.

Ciao
Ian

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Vi sbagliate tutti.

 

La maggior parte delle persone che sceglie di dichiararsi ateo o vegano lo fa perché pensa che nel suo determinato ambiente ciò potrà attirare l'attenzione su di lui, o farlo apparire più trendy agli occhi di altre determinate persone.

 

io mi vergogno a dichiararmi ateo, non so esattamente perchè, però quando me lo chiedono cerco di evitare la discussione.

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Vi sbagliate tutti.

La maggior parte delle persone che sceglie di dichiararsi ateo o vegano lo fa perché pensa che nel suo determinato ambiente ciò potrà attirare l'attenzione su di lui, o farlo apparire più trendy agli occhi di altre determinate persone.

Allo stesso modo con cui potrebbe voler indossare un cappello alla moda che però su di lui risulta piuttosto imbarazzante, come in questi casi:

Euphoric.png

Questo è il motivo per cui capita che una persona si dichiari al contempo ateo, vegetariano e sia solito indossare il fedora.

Nota bene: è un po' lo stesso fenomeno per cui a Quelli che il Calcio c'era Simona Ventura con un crocifisso di cristallo infilato tra le tette siliconate. Il principio è lo stesso, cambia l'ambiente di riferimento.

Solito esagggerato. Senza dubbio la maggior parte della gente calibra il suo modo di pensare solo in funzione della posizione nella società che ne conseguirà, ma cristus, ci sarà qualcuno che si affida a certe verità semplicemente perché le ritiene corrette.

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Per chi non lo sapesse sono credente, alcune cose che ho letto le condivido altre mi sembrano un po delle cavolate.

 

1 prima di tutto nonostante sia credente, penso che ognuno abbia la sua morale indifferentemente da ciò che crede, ovvio che se non si mette di mezzo un'essere superiore, non si può definire quale sia la morale giusta, in quanto per uno psicopatico uccidere potrebbe essere giusto, inoltre anche se per alcuni sto elogiando troppo gli umani, si può dire che il motivo delle leggi contro il furto, l'omicidio, ecc., sia per "una bontà collettiva"  nel senso se fossimo una popolazione barbarica a cui piace la guerra ecc., probabilmente l'omicidio ecc. non sarebbe considerato negativo, ma visto che molte persone sia per salvaguardare loro, e alcuni anche per salvaguardare gli altri, sono a favore della tutela della proprietà privata e della vita, se domani ad esempio tutti i 60 milioni di italiani volessero usare la forza per rendere legale l'omicidio, esso diventerebbe legale perchè le forze di polizia e quelle militari non potrebbero fare più di tanto, ma ovviamente la percentuale di persone che vorrebbe l'omicidio legale è molto bassa se non inesistente, ovviamente poi la morale degli uomini si è modificata nel tempo, e con questa le leggi interne e con l'estero (una volta i diritti umani non esistevano, qualcuno potrebbe criticare che non ci sono manco ora, ma va be).

 

Si può dire in un certo senso che la morale "giusta" e scelta dalla collettività, poi ci sono eccezioni, ma se stiamo qui ad analizzare ogni caso finiamo tra un secolo, prendete le mie parole come una semplice opinione

 

2 Riguardo alle accuse fatte contro la Bibbia, è inutile discuterne, ognuno crede o non crede per i suoi motivi, semplici o complessi che siano, potrei rispondere ad alcune accuse ma credo che sarebbe solo una perdita di tempo, il consiglio che do sempre e dire la propria riguardo al perchè si crede o no, ma senza usare toni offensivi dando agli altri degli ignoranti, perchè alla fine uno rimane della sua idea religiosa o politica che sia, quindi tanto vale usare toni calmi, dato che il risultato è lo stesso e anzi si evita flame inutile.

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Anche una morale nei riguardi degli esseri umani è altrettanto inutile. Chi non si fa problemi nel procurarsi vantaggi a danno di altri ha evidentemente più possibilità di avere più vantaggi.

Ciao
Ian

Certo, ma così implichi anche che gli altri possano non avere una morale, rendendo probabile su te stesso uno svantaggio.

Di per se lo scopo di portare avanti la propria linea di sangue è secondario, primario è invece il portare avanti la specie stessa.

Secondo me, il principale artefice della nostra evoluzione è la condivisione di informazioni tra gli esseri umani.

Per fare un esempio è come il Peer2Peer. Se noi dovessimo apprendere solo quello che i nostri avi ci hanno tramandato, saremmo ancora indietro di secoli, se non millenni. Invece, condividendo informazioni con la nostra specie abbiamo un grande sviluppo generale, che porta alla progressione della propria razza. È questo che ha portato l'essere umano dove è adesso.

Non avere una morale verso la propria razza porta per cui a non poter condividere le informazioni che ci hanno portato allo sviluppo.

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Vi sbagliate tutti.

 

La maggior parte delle persone che sceglie di dichiararsi ateo o vegano lo fa perché pensa che nel suo determinato ambiente ciò potrà attirare l'attenzione su di lui, o farlo apparire più trendy agli occhi di altre determinate persone.

 

Allo stesso modo con cui potrebbe voler indossare un cappello alla moda che però su di lui risulta piuttosto imbarazzante, come in questi casi:

 

Euphoric.png

 

Questo è il motivo per cui capita che una persona si dichiari al contempo ateo, vegetariano e sia solito indossare il fedora.

 

Nota bene: è un po' lo stesso fenomeno per cui a Quelli che il Calcio c'era Simona Ventura con un crocifisso di cristallo infilato tra le tette siliconate. Il principio è lo stesso, cambia l'ambiente di riferimento.

 

[citazione necessaria]

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Certo, ma così implichi anche che gli altri possano non avere una morale, rendendo probabile su te stesso uno svantaggio.


La morale di una persona non influsce in nessun modo su quella di altre persone.


Di per se lo scopo di portare avanti la propria linea di sangue è secondario, primario è invece il portare avanti la specie stessa.


Se invece lo scopo primario è la propria felicità, quello che succede al mondo può benissimo essere irrilevante.

Ciao
Ian

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La morale di una persona non influsce in nessun modo su quella di altre persone.



Se invece lo scopo primario è la propria felicità, quello che succede al mondo può benissimo essere irrilevante.

Ciao
Ian

Si invece. Se io non ho una morale e ti uccido, questa influisce su di te.

Lo scopo primario non lo decidi te, è prefissato nelle radici della vita.

E con scopo primario dico il motivo del per cui tu esisti. 

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Si invece. Se io non ho una morale e ti uccido, questa influisce su di te.


Influisce su di me, ma non cambia la mia morale. O meglio, l'atto di uccidermi può cambiarla (così come qualunque altra esperienza), ma il semplice avere una morale per cui la mia uccisione è lecita (ed eventualmente giusta) no.


Lo scopo primario non lo decidi te, è prefissato nelle radici della vita.
E con scopo primario dico il motivo del per cui tu esisti.


Evidentemente non intendiamo la stessa cosa per "scopo" (o "motivo"); per me uno "scopo" esiste solo all'interno di una coscienza (quindi non può essere intrinseco ad un ente fisico).

Ciao
Ian

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Scommetto che i più si saranno chiesti la connessione tra gli elementi del titolo.

Senza indugi vi spiego dove voglio andare a parare:

 

Recentemente ho discusso con varie persone sull'argomento dei vegetariani e dei vegani; ora, non voglio sapere cosa ne pensate su ciò, bensì voglio chiedere a chi fa parte di questi gruppi, se è anche ateo e perchè accomuna le due cose, che a parere mio sono contraddicenti.

 

Mi spiego meglio:

In quasi tutti i casi, una persona diventa vegetariana e\o vegana perchè non sopporta l'uccisione e il trattamento riservato alle altre specie animali.

Ma prendiamo ora il significato di ateismo( da wikipedia tanto per fare un esempio):

"asserzione che non esistano dèi oppure la negazione dell'asserzione che una qualsivoglia divinità esista"

In poche parole un ateo non crede in nessuna forma\forza soprannaturale, divina e superiore alla pura esistenza terrena.

Quindi seguendo questa logica, il bene e il male superiori, ovvero quelli non dipendenti dall'uomo, non esisterebbero. Allora sarebbe solo l'uomo a dire cosa è giusto, buono e cosa è sbagliato, cattivo; ma questo implica che allora ogni uomo in ogni sua azione, avrebbe sempre ragione, perchè niente di superiore determina che esso sia stato scorretto.

 

Ma scrivo questo non per parlare di ateismo, e di tutte le altre implicazioni derivanti dalla logica, su di esso; per tornare al discorso principale, prendendo comunque in considerazione quello che ho scritto in  precedenza, se tu che leggi sei ateo e vegetariano\vegano, non dovrebbe fregarti cosa accade alle altre specie animali, tanto se mangi la carne e i prodotti ad essi legati, saresti comunque nel giusto; nessuno di superiore ti giudica, dopo la morte per te non c'è niente. Perchè allora non ti appaghi la gola con il gusto della carne, delle uova, del formaggio? Perchè sei diventato vegetariano\vegano?

 

Detto questo devo precisare che io non ho dato pareri personali sull'ateismo, ne sui vegani\vegetariani. Quindi chiedo di evitare di discuterne qua dentro, non è per quello che ho aperto la discussione.

Io sono vegetariano e ateo. Il bene o il male sono solo un modo di percepire il mondo, è quindi soggettivo. Io non mangio carne per non far soffrire e far vivere gli animali e lo faccio secondo la mia morale. In teoria nessuna morale è sbagliata in assoluto ma lo è relativamente, a seconda della persona. Nel tempo le persone (una buona parte) ha capito che si può vivere meglio senza ammazzarsi a vicenda; io, semplicemente, estendo questo pensiero sugli animali. Per farti capire, a me non sembra che lo stato faccia leggi secondo Dio.

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Io sono vegetariano e ateo. Il bene o il male sono solo un modo di percepire il mondo, è quindi soggettivo. Io non mangio carne per non far soffrire e far vivere gli animali e lo faccio secondo la mia morale. In teoria nessuna morale è sbagliata in assoluto ma lo è relativamente, a seconda della persona. Nel tempo le persone (una buona parte) ha capito che si può vivere meglio senza ammazzarsi a vicenda; io, semplicemente, estendo questo pensiero sugli animali. Per farti capire, a me non sembra che lo stato faccia leggi secondo Dio.

 

Io sinceramente non mi riferivo a dei o a una religione particolare. Quello che non riesco a capire è come un ateo, che quindi non crede nel bene e male superiori, si faccia tutti questi problemi di coscienza, pur non credendo nell'anima. Nel senso: perchè non gustare la carne e i piatti basati su essa? Tanto si vive solo una vita, perchè privarsi di queste bontà per salvare gli animali? Non c'è niente che ti giudica veramente, alla fine, quindi perchè un ateo pensa così tanto a queste questioni? Fregarsene non sarebbe meglio e più semplice, per vivere una vita "felice"?

 

Off-topic on

(Comunque tanto per chiarire, io sono credente e sto pensando seriamente di diventare vegetariano. Questo per dire che ho aperto la discussione solo perchè non capisco quello che ho scritto in precedenza.)

Off-topic off

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